L’Ungheria minaccia il blocco del bilancio dell’UE se non vengono sbloccati i fondi congelati

Il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha dichiarato sabato che l’Ungheria bloccherà il prossimo bilancio pluriennale dell’Unione Europea, a meno che Bruxelles non sblocchi la parte rimanente dei fondi UE congelati per problemi di stato di diritto.

Parlando al 34° Bálványos Summer Free University and Student Camp in Romania, Orbán ha detto che l’Ungheria ha ricevuto solo la metà dei fondi UE che le sono dovuti e che non accetterà un nuovo bilancio fino a quando non sarà pagato il resto, come ha riferito l‘outlet ungherese Index.

“Abbiamo già portato a casa metà del denaro; è sul nostro conto, ma l’altra metà deve essere portata a casa. Anche questo accadrà. L’adozione del nuovo bilancio settennale richiede l’unanimità. Finché non riceveremo il denaro che ci manca, non ci sarà un nuovo bilancio europeo”, ha detto.

L’Ungheria e la Commissione Europea sono da tempo in disaccordo per le preoccupazioni legate ai ritardi democratici, che hanno portato a un parziale congelamento dei fondi di coesione e di recupero a Budapest.

Appelli per un cambio di leadership nell’UE

Il premier ungherese ha accusato l’attuale leadership dell’UE di fallire il continente, chiedendo un cambiamento alla guida del blocco.

“L’attuale leadership dell’Unione Europea è sempre l’ultima a fare gli accordi peggiori. Hanno messo l’Unione su un percorso obbligato, e questo sta portando a una guerra commerciale che non possiamo vincere. È necessario un cambio di leadership nell’Unione”, ha detto.

Ha affermato che la Commissione Europea ha abbandonato la sua missione fondante come progetto di pace e sta perseguendo quella che ha definito una “agenda di guerra”, in particolare in relazione all’Ucraina.

Orbán ha respinto la proposta di bilancio della Commissione, affermando che essa destina quasi il 20% delle risorse all’Ucraina e alle spese militari. “L’Ungheria non è interessata a un bilancio di guerra; abbiamo bisogno di un bilancio che serva alla pace e allo sviluppo, quindi la proposta non è nemmeno considerata una base per i negoziati”, ha detto.

‘Crescente rischio di guerra mondiale’

Orbán ha anche espresso preoccupazione per quello che ha descritto come un rischio crescente di una potenziale guerra mondiale, citando l’intensificarsi della competizione tra grandi potenze, gli accumuli militari e la migrazione di massa.

Ha sostenuto che “l’attrazione dell’Ucraina verso l’Occidente è stata presentata al momento sbagliato e nel modo sbagliato, il che ha portato alla guerra”.

Definendo l’ambiente geopolitico globale “minaccioso”, Orbán ha detto che l’Ungheria deve rimanere calma e strategica. “Non possiamo essere bloccati in nessun blocco. Dobbiamo cercare un equilibrio con l’Oriente e l’Occidente”, ha aggiunto.

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