Gli Stati dell’Unione Europea, ad eccezione dell’Ungheria, sostengono il diritto dell’Ucraina di decidere del proprio futuro

In vista del vertice in Alaska tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo russo, Vladimir Putin, gli Stati dell’Unione Europea, ad eccezione dell’Ungheria, martedì hanno ribadito la necessità che l’Ucraina sia libera di decidere il proprio futuro.
“Il popolo ucraino deve avere la libertà di decidere del proprio futuro. Il percorso di pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina. Negoziati significativi possono aver luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità”, hanno scritto i leader europei in una dichiarazione congiunta.
Tuttavia, hanno notato che l’Ungheria “non si associa” alla dichiarazione. Hanno accolto con favore gli sforzi di Trump per porre fine alla guerra e raggiungere una “pace giusta e duratura”.
“Una pace giusta e duratura che porti stabilità e sicurezza deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità, integrità territoriale e che i confini internazionali non devono essere modificati con la forza”, hanno osservato.
I leader hanno ribadito che continueranno a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina, pur mantenendo le misure restrittive nei confronti della Russia.
“Un’Ucraina capace di difendersi efficacemente è parte integrante di qualsiasi garanzia di sicurezza futura”, hanno sottolineato, dichiarandosi “pronti” a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza.
Hanno inoltre affermato che continueranno a sostenere l’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’UE.
A nome dell’Ungheria, il Primo Ministro Viktor Orbán ha spiegato su X perché non sostengono la dichiarazione “prima che il coro liberal-mainstream inizi la sua nuova interpretazione della loro melodia preferita ‘fantoccio di Putin'”.
“La dichiarazione tenta di stabilire le condizioni per un incontro al quale i leader dell’UE non sono stati invitati”, ha detto Orbán, definendo “triste” il fatto che l’UE sia stata “lasciata ai margini”.
Ha osservato che se iniziassero a “fornire istruzioni dalla panchina”, le cose potrebbero “peggiorare”. “L’unica azione sensata per i leader dell’UE è quella di avviare un vertice UE-Russia, sull’esempio dell’incontro USA-Russia”, ha aggiunto Orbán.
La dichiarazione ha fatto seguito a una videoconferenza informale dei ministri degli Esteri dell’UE, tenutasi lunedì, che ha discusso i recenti sviluppi in vista del previsto incontro del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump con il Presidente russo Vladimir Putin nello Stato americano dell’Alaska, venerdì.
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