Governo ungherese: “La politica estera dell’UE è in un vicolo cieco, non l’Ungheria”

“In effetti c’è un vicolo cieco, ma è la politica estera vecchio stile, e non l’Ungheria, che vi è finita dentro”, ha dichiarato il direttore politico del Primo Ministro su Facebook nella tarda serata di sabato.

Balázs Orbán ha risposto alle osservazioni di Iván Bába, ex segretario di Stato, che ha suggerito che la resistenza del governo ungherese contro le decisioni dell’Unione Europea ha isolato il Paese, e ha suggerito che l’Ungheria dovrebbe adottare le leggi dell’Unione Europea sull’immigrazione. “Non sono d’accordo”, ha detto Orbán.

Il direttore politico ha osservato che Bába ha assunto un ruolo importante nella definizione della politica estera della destra dopo il 1989, con l’obiettivo di reintegrare l’Ungheria nell’alleanza transatlantica. “Dovevamo soddisfare le aspettative della comunità occidentale per essere ammessi, anche se queste aspettative non erano perfettamente accettabili per noi… il vantaggio della sicurezza come membro della NATO e i vantaggi economici come membro dell’UE superavano di gran lunga gli svantaggi, e tutti pensavano che ne valesse la pena e in fondo avevano ragione”, ha detto Orbán.

“Ma quell’epoca è finita, gli obiettivi sono diversi, abbiamo raggiunto quello dell’integrazione”, ha detto, e ha suggerito che Bába ha sbagliato a supporre che l’UE continuerà a garantire automaticamente la sicurezza e il benessere in Ungheria”. “Le due cose che l’Europa non ha sono la sicurezza e il benessere”, ha detto Orbán, aggiungendo che “l’UE si sta evolvendo in un progetto di guerra… si sta deteriorando economicamente, e la maggior parte dei membri è destinata allo stesso destino”.

“L’adozione incondizionata delle decisioni sconsiderate di Bruxelles porterebbe a Bruxelles a determinare chi e quante persone l’Ungheria debba ospitare, e ciò significherebbe la fine della sovranità nazionale… questo è ovviamente del tutto inaccettabile”, ha detto il direttore politico.

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