Perché alcuni passeggeri applaudono dopo l’atterraggio? Uno studio di Wizz Air rivela schemi sorprendenti

Quasi tutti hanno vissuto quel momento durante un volo quando, dopo l’atterraggio, alcuni passeggeri iniziano ad applaudire mentre altri rimangono in silenzio. Ma cosa c’è veramente dietro gli applausi? Wizz Air ha recentemente condotto uno studio internazionale che ha coinvolto 4.500 passeggeri e 150 assistenti di volo, scoprendo alcuni modelli intriganti.
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L’applauso è più comune nell’Europa orientale e centrale
Secondo lo studio, gli applausi sono osservati più frequentemente sui voli di piacere provenienti dall’Europa orientale e centrale. In Ungheria, Bulgaria e Romania, circa il 45-48% dei passeggeri applaude dopo l’atterraggio. Al contrario, tra i viaggiatori britannici, svizzeri o serbi, il tasso raggiunge a malapena il 30 percento. Una spiegazione è che un numero maggiore di persone che decollano dall’Europa dell’Est volano per la prima volta o lo fanno di rado, il che si correla con una maggiore probabilità di applaudire.

Come riporta AIRportal.hu, anche la frequenza dei viaggi aerei influenza questo comportamento: il 70% delle persone che volano solo una volta all’anno applaudono, mentre il tasso scende al 59% per coloro che volano più volte all’anno. Tra i frequent flyer (coloro che viaggiano dieci o più volte all’anno), solo il 40 percento applaude. Tra coloro che applaudono, spesso è un modo per esprimere sollievo, gratitudine per un atterraggio sicuro e soddisfazione generale.
Le motivazioni per applaudire variano a seconda della regione
Lo studio di Wizz Air ha anche rilevato che le motivazioni alla base degli applausi variano a seconda della regione. Nell’Europa orientale e centrale, la motivazione principale (citata dal 38%) è la sensazione di sicurezza dopo un atterraggio riuscito. Nell’Europa occidentale, invece, il riconoscimento del lavoro dell’equipaggio è più importante, con il 28% che lo cita come motivo principale. Un intervistato su cinque ha ammesso di applaudire semplicemente perché gli altri lo facevano, evidenziando il ruolo della conformità sociale.
Anche l’età gioca un ruolo, anche se non in modo definitivo: Il 64 percento dei giovani tra i 18 e i 24 anni afferma di applaudire dopo l’atterraggio, seguito dal 57 percento di coloro che hanno tra i 45 e i 64 anni e dal 54 percento delle persone tra i 35 e i 44 anni.
Gli assistenti di volo vedono un declino nella pratica
Le esperienze degli assistenti di volo confermano questi risultati. Dicono che il conformismo gioca un ruolo importante e che gli applausi sono più comuni dopo voli insoliti o turbolenti. Tuttavia, questa pratica è in declino, probabilmente a causa della crescente normalizzazione dei viaggi aerei. La maggior parte degli assistenti di volo riferisce che meno della metà dei passeggeri di oggi partecipa agli applausi post-atterraggio.

Gli psicologi suggeriscono che applaudire dopo l’atterraggio è una forma di sollievo collettivo: un’espressione di gratitudine e di recupero del controllo dopo una situazione in cui i passeggeri non ne avevano. “La nostra psiche ama i piccoli rituali, soprattutto quelli che portano un senso di sicurezza e di esperienza condivisa. A volte, un applauso è proprio questo: una piccola micro-celebrazione”, ha spiegato un esperto del gruppo di psicologia del Progetto Mélylevegő.
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