Orbán e Trump hanno avuto una telefonata urgente: ecco di cosa hanno parlato

Il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha parlato telefonicamente con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump mercoledì pomeriggio, discutendo di diverse questioni critiche, tra cui lo stato della guerra, le prospettive di pace, le tendenze economiche globali, l’impatto delle tariffe doganali e l’approvvigionamento energetico dell’Europa centrale, secondo il Ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó.
L’incontro del Ministro degli Esteri Szijjártó con Lavrov
La conversazione telefonica è stata menzionata da Szijjártó dopo il suo incontro con il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Tuttavia, non sono stati resi noti i dettagli della discussione specifica sull’approvvigionamento energetico dell’Ungheria, scrive Telex.
L’importanza del dialogo arriva dopo che martedì Trump ha dichiarato che persuadere personalmente Orbán potrebbe portare l’Ungheria a smettere di acquistare il petrolio russo. Trump ha descritto Orbán come suo amico e ha espresso l’intenzione di contattarlo, dicendo: “Se lo facessi, potrebbe smettere”.
Szijjártó: La questione energetica è pragmatica, non politica
Szijjártó ha sottolineato mercoledì che la dipendenza dell’Ungheria dall’energia russa è dettata da necessità geografiche e fisiche piuttosto che dall’ideologia, affermando:
- La sicurezza energetica dell’Ungheria nell’Europa centrale non può essere garantita senza le fonti energetiche russe, a causa di realtà logistiche e geografiche.
- La Russia rimane un partner energetico affidabile per l’Ungheria.
- La questione è pragmatica, non politica.
Inoltre, Szijjártó ha evidenziato la comunicazione continua dell’Ungheria con il Governo degli Stati Uniti. Ha anche sottolineato l’impegno dell’Ungheria per la pace e l’importanza di raggiungere rapidamente la stabilità nella regione. Durante gli incontri con le Nazioni Unite, Lavrov si sarebbe consultato con il Segretario di Stato americano Marco Rubio. Szijjártó ha espresso la speranza che questi colloqui aiutino ad evitare gli esiti peggiori, come lo scoppio della Terza Guerra Mondiale.

