Sicurezza rafforzata all’aeroporto di Praga: ecco cosa ha reso urgente

La sicurezza è stata rafforzata all’aeroporto Václav Havel di Praga in seguito alle segnalazioni di droni non identificati che si avvicinavano alla struttura. Le operazioni dell’aeroporto internazionale non sono state influenzate, ha dichiarato la portavoce dell’aeroporto Denisa Hejtmánková all’agenzia di stampa CTK venerdì sera.
Sicurezza dell’aeroporto di Praga rafforzata
Se la minaccia si rivela reale, la polizia è pronta a sospendere immediatamente il traffico aeroportuale e a chiudere le strade di accesso alla struttura. Un gran numero di agenti di polizia è stato dispiegato come parte delle misure di sicurezza, in collaborazione con i militari.
Anche i cecchini hanno preso posizione all’interno e nei dintorni dell’aeroporto e sono pronti a intervenire se necessario, ha annunciato la polizia sulla piattaforma di social media X. Le autorità hanno sottolineato che le informazioni non sono ancora state verificate e che le azioni sono strettamente precauzionali.
Secondo la polizia, l’aeroporto è stato allertato da una telefonata in inglese poco dopo le 19, che segnalava un numero maggiore di droni. In seguito, la polizia ha confermato di essere pronta a intervenire, ma ha nuovamente sottolineato che la minaccia non è stata ancora verificata e che l’identità del chiamante non è stata ancora stabilita.
La Repubblica Ceca vieta l’ingresso ai diplomatici russi non accreditati
La Repubblica Ceca ha vietato l’ingresso nel Paese ai diplomatici russi non accreditati, ha annunciato lunedì.
“Su mia proposta oggi il Governo ha vietato l’ingresso in Repubblica Ceca ai diplomatici russi e ai titolari di passaporti di servizio che non hanno l’accreditamento nazionale della Repubblica Ceca”, ha dichiarato il Ministro degli Esteri Jan Lipavsky sul social media statunitense X, utilizzando un altro nome della Repubblica Ceca. Ha sottolineato che la misura si applica agli aeroporti internazionali, scrive Anadolu.
“Le operazioni di sabotaggio sono in aumento e non rischieremo che gli agenti operino sotto copertura diplomatica. Stiamo dando l’esempio ad altri Paesi e continuerò a spingere per ottenere le misure più rigorose a livello di Schengen”, ha aggiunto.
In agosto, Lipavsky ha dichiarato che avrebbe proposto di porre fine alla libera circolazione dei diplomatici russi nell’area Schengen come parte di un nuovo pacchetto di sanzioni dell’UE presentato il 19 settembre.
Nelle ultime settimane, i Paesi della NATO sono stati in allarme per le presunte violazioni dello spazio aereo russo, a seguito di anni di atti di sabotaggio – anche su cavi e altre infrastrutture – che alcuni Paesi occidentali hanno imputato a Mosca.

