Tracce di una città perduta di epoca romana trovate sotto una città ungherese

Durante uno scavo archeologico preventivo a Zalaszentgrót, i ricercatori hanno scoperto pozzi di oltre 1.800 anni e resti di epoca romana. Secondo gli esperti, la scoperta potrebbe essere collegata all’antico insediamento di Maestriana, che fu uno degli importanti punti di passaggio della Pannonia per quasi tre secoli.
Le scoperte e i dettagli dello scavo sono stati riportati da Műemlékem.hu Magazin, mentre il lavoro è stato svolto dagli specialisti del Museo Göcseji di Zalaegerszeg. Lo scopo della ricerca preliminare era quello di valutare l’importanza archeologica dell’area prima dell’inizio di un progetto di costruzione.
Notevoli reperti di epoca romana
Gli archeologi sospettavano da tempo tracce di un insediamento romano nell’area, ma questa è la prima volta che sono stati scoperti resti legati alla vita quotidiana, come pozzi d’acqua, strutture domestiche e attività artigianali.
“Il nostro ritrovamento più importante consiste in tre pozzi romani del II secolo, tutti situati all’interno di un’unica unità di scavo. La struttura interna in legno di due pozzi è sopravvissuta”, ha detto l’archeologa Lívia Simmer del Museo Göcseji.

I pozzi erano già stati riempiti durante l’antichità, ma i manufatti trovati all’interno suggeriscono vivaci connessioni commerciali. Tra i reperti c’era della ceramica probabilmente prodotta in Gallia, il che indica che la regione manteneva contatti con le province occidentali dell’Impero Romano.
La città perduta di Maestriana sotto la moderna Zalaszentgrót
I ricercatori ritengono che i pozzi appena scoperti appartenessero a Maestriana, un insediamento di epoca romana esistito tra il I e il IV secolo d.C.. Le fonti storiche lo descrivono come una fermata lungo la strada che collegava Savaria (l’odierna Szombathely) a Fenékpuszta, vicino al Lago Balaton.
All’epoca, la regione era ancora abitata principalmente da comunità di origine celtica, che gradualmente adottarono stili di vita, architettura e cultura materiale romani.
Si pensa che Maestriana sia stata abitata per circa 300 anni, ma poco è sopravvissuto. Uno dei motivi è che la moderna Zalaszentgrót è stata costruita direttamente sopra il sito romano, e secoli di sviluppo urbano hanno in gran parte cancellato o coperto gli antichi resti. I pozzi recentemente portati alla luce hanno quindi un valore eccezionale: un raro momento in cui le origini romane della città diventano nuovamente tangibili.
Altre tracce romane in città
La ricerca archeologica a Zalaszentgrót ha già rivelato tracce romane in passato. Secondo László Vándor, direttore in pensione del Museo Göcseji, gli scavi precedenti in via Szabadság hanno portato alla luce diversi frammenti di edifici romani e una tomba in mattoni tipica del periodo.
La tomba, risalente alla fine dell’epoca romana, conteneva i resti di un “uomo di tipo barbaro”, sepolto con una brocca decorata e un lungo pugnale.
Presi insieme, i pozzi, le tombe e i manufatti più piccoli indicano tutti la stessa conclusione: che secoli fa, qui viveva una comunità vibrante e multiculturale – alla frontiera dell’Impero Romano.

