I viaggi all’estero del Premier Orbán classificati fino al 2030

La decisione si basa su un emendamento adottato lo scorso anno, che ora tiene nascosti al pubblico i dettagli dei viaggi all’estero del Primo Ministro per motivi di politica estera e di sicurezza nazionale.

Per i prossimi cinque anni – fino al 2030 – il pubblico non potrà sapere quando, dove e con chi Viktor Orbán ha viaggiato all’estero negli ultimi due anni, ha riferito Telex.

Richiesta di dati pubblici respinta

I giornalisti di Telex hanno chiesto all’Ufficio di Gabinetto del Primo Ministro di rilasciare informazioni sui viaggi all’estero di Viktor Orbán, comprese le date, le destinazioni, la durata, i mezzi di trasporto e i nomi delle persone che lo hanno accompagnato, per il periodo che va fino all’inizio del 2024.

Secondo la legge ungherese, le autorità hanno 15 giorni per rispondere a tali richieste. L’Ufficio di Gabinetto ha sfruttato l’intera scadenza e ha risposto l’ultimo giorno, dicendo che avrebbe chiesto il parere del Ministro degli Esteri prima di divulgare qualsiasi dato. Poche settimane dopo, tuttavia, è arrivato un chiaro rifiuto: l’ufficio ha dichiarato che non avrebbe rilasciato alcuna informazione sui viaggi del Primo Ministro.

La decisione non è stata spiegata nei dettagli; i funzionari hanno semplicemente allegato un riferimento legale, scrivendo che “l’Ufficio di Gabinetto del Primo Ministro non è in grado di soddisfare la richiesta di accesso ai dati indicati”.

Sulla base di una legge approvata lo scorso anno

L’attuale classificazione deriva da un emendamento adottato in sordina lo scorso dicembre, inserito in una legge “omnibus” di bilancio. Esso consente di mantenere segreti per cinque anni i viaggi all’estero dei più alti funzionari ungheresi – il Presidente, il Primo Ministro, il Ministro degli Esteri, i capi della Corte Costituzionale e della Curia, e il Procuratore Generale.

Ufficialmente, la regola mira a proteggere le relazioni diplomatiche e la sicurezza nazionale. In pratica, significa che il pubblico non conoscerà alcun dettaglio di questi viaggi per gli anni a venire.

Trasparenza limitata sui viaggi ufficiali

Le apparizioni internazionali del Primo Ministro sono regolarmente coperte da foto ufficiali e comunicati stampa, ma questi riflettono solo gli eventi programmati pubblicamente. I viaggi, gli incontri, le delegazioni e i costi rimangono sconosciuti. Il nuovo regolamento restringe ulteriormente la trasparenza: sarà impossibile verificare quali viaggi sono considerati ufficiali e quali sono trattati come privati.

L’interesse pubblico per questo problema è cresciuto dopo che alcuni dei recenti viaggi del Primo Ministro hanno suscitato un dibattito politico. Nell’estate del 2024, ad esempio, Viktor Orbán è volato in Croazia su un jet privato di proprietà di una società legata alla storica Mária Schmidt.
Sebbene il viaggio sia stato ufficialmente descritto come privato, diversi stretti collaboratori del Primo Ministro lo hanno accompagnato, e in seguito sono emerse dichiarazioni contrastanti su chi ha coperto le spese.

PM Orbán drafting his victory plan aboard an Adriatic yacht
Uno scatto di Viktor Orbán mentre si rilassa sull’Adriatico nel 2025, pubblicato dal politico dell’opposizione Péter Magyar, che ha criticato il Primo Ministro per aver fatto una vacanza di lusso durante quello che ha definito un periodo di crisi nazionale. Foto: Facebook / Péter Magyar

Una polemica simile è scoppiata nuovamente nell’estate del 2025, quando Péter Magyar ha postato nuove foto del Primo Ministro in vacanza sull’Adriatico. Secondo i suoi post, Orbán è arrivato a bordo di un aereo militare, mentre il Lady Mrd, uno yacht di lusso di proprietà dell’uomo d’affari László Szíjj, era ancorato nelle vicinanze. Il direttore politico del Primo Ministro, Balázs Orbán, ha risposto che a bordo stavano “lavorando a un piano di vittoria”.

Dov’è il confine tra pubblico e privato?

La decisione solleva ancora una volta la questione di fino a che punto il Governo può spingersi nel nascondere le informazioni sulle attività finanziate con fondi pubblici. I costi, la logistica e l’entourage dei viaggi ufficiali potrebbero ragionevolmente essere considerati questioni di interesse pubblico, in quanto sono almeno in parte pagati dai contribuenti.
Il Governo, tuttavia, ha citato i rischi diplomatici per giustificare la classificazione completa di tali informazioni – il che significa che i dettagli dei viaggi del Primo Ministro rimarranno segreti per altri cinque anni.

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