Il gabinetto Orbán potrebbe tagliare il tasso di base, il fiorino potrebbe crollare: le previsioni degli esperti

Il Primo Ministro Viktor Orbán e il Ministro dello Sviluppo Economico Márton Nagy sono entrambi desiderosi di stimolare i consumi interni il prima possibile. Tuttavia, il tasso base relativamente alto della banca centrale, pari al 6,5%, non favorisce questo obiettivo. Entrambi hanno già ventilato la possibilità di un taglio dei tassi. Secondo gli esperti, una tale mossa è attesa nel breve-medio termine e potrebbe avere un impatto significativo sul fiorino.

Un tasso base elevato sostiene il fiorino

È noto che la Banca Nazionale Ungherese è riuscita ad arrestare la drammatica caduta del fiorino nel 2022 aumentando il tasso di base ad un livello eccezionalmente alto del 18,5%, rendendo così il fiorino e gli investimenti denominati in fiorino più interessanti a livello nazionale. Tuttavia, questo ha portato anche a un ritiro di denaro dai mercati, a un crollo dell’attività di investimento e la ripresa economica prevista non si è concretizzata, nonostante le ambizioni del governo per un ‘decollo’ economico.

Viktor Orbán and Mihály Varga base rate
Foto: FB/Viktor Orbán

All’inizio di questo mese, Orbán e il suo Ministro dell’Economia Márton Nagy hanno sottolineato che l’attuale tasso base del 6,5% è molto alto. Tuttavia, fino ad ora, la banca centrale ha considerato questo livello essenziale per contenere l’inflazione – che si è attestata al 4,3% in agosto – secondo portfolio.hu.

I tagli dei tassi arriveranno solo nel 2027?

Secondo portfolio.hu, nessun esperto ritiene che i tagli dei tassi possano avvenire quest’anno. Ciò è dovuto al fatto che l’inflazione rimane elevata e, senza i tetti ai prezzi, supererebbe il 5,5%. Il fiorino è anche vulnerabile e considerato un fattore di rischio, che l’alto tasso di interesse aiuta a proteggere. Questo è anche uno dei motivi della sua forte performance rispetto al dollaro USA, dato che la Federal Reserve americana continua ad abbassare i tassi. Questa tendenza potrebbe portare ad un taglio dei tassi nazionali, ma secondo Dávid Németh, analista di K&H Bank, ci vorrà ancora del tempo.

Portfolio.hu nota un nuovo sviluppo: almeno un analista ora non prevede tagli dei tassi nemmeno nel 2026, prevedendoli invece per il 2027. Questa è una cattiva notizia per i mutuatari, in quanto significa che i costi dei prestiti rimarranno più alti rispetto a quelli che si avrebbero con un taglio dei tassi. La maggior parte degli esperti, tuttavia, prevede una riduzione dei tassi entro la metà o la fine del 2026 al più tardi.

Il governatore della banca centrale ha parlato di prevedibilità

Il Consiglio monetario della Banca Nazionale Ungherese terrà domani la riunione di ottobre per la determinazione dei tassi. Tuttavia, tutte le indicazioni suggeriscono che l’unico scenario preso in considerazione è il mantenimento dell’attuale tasso di interesse. La banca centrale non ha apportato modifiche nemmeno ad agosto, compreso il corridoio dei tassi d’interesse, secondo l’Agenzia di stampa ungherese.

Queste aspettative sono state rafforzate dalle dichiarazioni rilasciate oggi dal governatore della banca centrale Mihály Varga alla riunione della Commissione economica del Parlamento, dove ha parlato di una politica monetaria prevedibile e dell’obiettivo di avvicinare l’inflazione alla fascia di tolleranza del 2-4%. Il governatore ha anche sottolineato che la banca continuerà a concentrarsi sui seguenti tre obiettivi nel prossimo periodo:

  • raggiungere e mantenere la stabilità dei prezzi,
  • perseguire una politica monetaria orientata alla stabilità e
  • mantenere un ambiente di investimento prevedibile.
base rate Mihály Varga
Foto: FB/Mihály Varga

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