Orbán: Trump ha sbagliato con le sanzioni, lo visiterò presto

il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha detto che intende recarsi a Washington nei prossimi giorni per incontrare il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dove intende discutere della cooperazione energetica – e sollecitare il leader americano a riconsiderare le ultime sanzioni sulle compagnie petrolifere russe.

Parlando con i giornalisti de La Repubblica per le strade di Roma dopo la sua udienza con Papa Leone XIV, Orbán ha descritto le sanzioni come “un errore dal punto di vista ungherese” e ha detto che “cercherà di trovare una via d’uscita, soprattutto per l’Ungheria”.

“Il Presidente Trump ha commesso un errore con queste sanzioni. Gli parlerò personalmente di come possiamo correggerlo”, ha detto Orbán ai giornalisti italiani.

La dipendenza dell’Ungheria dall’energia russa

Il Primo Ministro ha sottolineato che l’Ungheria rimane fortemente dipendente dal petrolio e dal gas russo, osservando che senza queste forniture, i prezzi dell’energia salirebbero alle stelle e potrebbero verificarsi delle carenze.

Orbán ha sostenuto che le sanzioni contro le principali aziende energetiche russe, Rosneft e Lukoil, potrebbero avere gravi conseguenze per le economie europee. “Senza l’energia russa, l’Europa dovrà affrontare non solo un aumento dei prezzi, ma anche l’instabilità”, ha affermato.

Negli anni successivi allo scoppio della guerra, l’Ungheria non ha cercato di ridurre la sua dipendenza dall’energia russa, ma anzi l’ha aumentata, il che è stato pesantemente criticato dagli Stati Uniti e dall’UE.

Le sanzioni di Trump e il cambiamento della strategia statunitense

Le osservazioni sono arrivate dopo che l’amministrazione di Donald Trump ha imposto il primo importante pacchetto di sanzioni della sua presidenza contro Mosca, prendendo di mira i due maggiori esportatori di petrolio russi.

La mossa ha seguito settimane di speculazioni ed è arrivata poco dopo che Trump ha cancellato il suo incontro programmato con Vladimir Putin a Budapest, citando “la mancanza di progressi nei negoziati di pace”.

Durante una conferenza stampa congiunta con il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, la scorsa settimana, Trump ha detto di aver introdotto le misure perché “sembrava il momento giusto”.

Le sanzioni potrebbero ridurre le esportazioni di petrolio della Russia di quasi la metà, secondo gli analisti statunitensi, e rappresentano una forte escalation nella politica di Washington verso Mosca.

Come abbiamo scritto oggi, Washington alza il tiro, Ungheria sotto tiro per la dipendenza energetica russa

Dal Vaticano a Washington

Orbán ha parlato ai media italiani mentre era in viaggio dal Vaticano, dove ha avuto un incontro privato di quasi un’ora con Papa Leone XIV.

Ha detto che incontrerà poi il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni per discutere della competitività economica dell’Europa, prima di volare negli Stati Uniti per i colloqui con Trump.

Secondo Orbán, l’incontro a Washington si concentrerà sulla costruzione di un sistema energetico sostenibile in grado di servire gli interessi economici a lungo termine dell’Ungheria.

“Dobbiamo garantire all’Ungheria l’accesso a un’energia stabile e conveniente”, ha detto. “Ecco perché il dialogo con gli Stati Uniti è essenziale”.

La diminuzione dell’influenza dell’Europa sulla guerra

Orbán ha aggiunto che, per quanto riguarda la guerra in Ucraina, l ‘Europa non ha più un ruolo diretto.

“Abbiamo esternalizzato la questione agli americani e ai russi”, ha detto. “Purtroppo, l’Europa è uscita di scena; non abbiamo più un posto a tavola nel definire le relazioni tra Ucraina e Russia o la sicurezza”.

Ha detto che il suo prossimo incontro con Meloni si concentrerà invece sul declino della competitività economica dell’Europa, in particolare nell’ambito della transizione verde dell’UE e della direttiva sulle emissioni (RTS2), che secondo lui potrebbe far aumentare i costi dell’energia e delle abitazioni in tutto il continente.

“Il nostro compito è quello di rendere più competitive le economie italiana e ungherese”, ha detto Orbán, rifiutando di commentare altre questioni politiche sollevate dai giornalisti italiani.

Contesto: Sanzioni e diplomazia cancellata

Le sanzioni dell’Amministrazione Trump sono arrivate appena una settimana dopo che il Presidente degli Stati Uniti aveva annunciato i piani per un vertice a Budapest con Putin, affermando che il leader russo era “pronto per la pace”.

Tuttavia, il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha successivamente chiarito che Mosca rifiuta il cessate il fuoco proposto da Trump, definendolo incoerente con gli accordi raggiunti tra i due leader in Alaska ad agosto.

L’incontro annullato ha sottolineato le crescenti tensioni all’interno del nuovo panorama geopolitico, in cui l’Ungheria rimane uno dei pochi Paesi dell’UE a mantenere un dialogo attivo sia con Washington che con Mosca.

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