Scoperta sensazionale: Identificati i resti del principe ungherese brutalmente assassinato

Un team di ricerca internazionale guidato dall’Università Eötvös Loránd (ELTE) ha identificato con successo i resti di Béla di Macsó, un principe della dinastia Árpád che fu brutalmente assassinato sull’Isola Margherita nel 1272. La scoperta risolve un mistero storico e archeologico che durava da oltre un secolo, offrendo una visione senza precedenti della vita, del lignaggio e delle circostanze della morte del principe.

Un assassinio politico del XIII secolo

Il principe Béla era il nipote del re Béla IV e di Maria Laskarina, che discendeva dalla famiglia imperiale bizantina. Il giovane principe ebbe un ruolo importante nelle lotte politiche dell’Ungheria durante la seconda metà del XIII secolo. Tuttavia, nel novembre 1272, con il pretesto di partecipare a una riunione del Consiglio sull’Isola Margherita, fu attirato in una trappola mortale da Henrik Kőszegi e dai suoi alleati.

Secondo le cronache contemporanee, gli aggressori massacrarono senza pietà il principe disarmato, scrive ELTE nel suo riassunto dello studio. Dopo la tragedia, il suo corpo fu raccolto da sua sorella, Margherita, e da sua nipote, Elisabetta, che lo deposero nella sacrestia del monastero domenicano sull’Isola Margherita.

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Credito: Hajdu et al./Forensic Science International

Un reperto centenario torna a nuova vita

Durante gli scavi del monastero nel 1915, gli archeologi portarono alla luce i resti di un giovane uomo che si riteneva avesse avuto una morte violenta. Già all’epoca, gli esperti sospettavano che le ossa potessero appartenere all’assassinato Principe Béla, anche se la conferma assoluta è arrivata solo ora, più di un secolo dopo.

Si pensava che le ossa fossero andate perse durante la Prima Guerra Mondiale, fino a quando non sono riemerse nel 2018 all’interno della collezione del Museo di Storia Naturale Ungherese, mentre il cranio è stato ritrovato presso il Dipartimento di Antropologia dell’ELTE. Questa scoperta ha dato il via a un progetto di ricerca internazionale guidato dal dottor Tamás Hajdu, che da allora ha prodotto risultati scientifici di livello mondiale.

La scienza fornisce le risposte: genetica, antropologia e storia unite

La ricerca ha coinvolto la datazione al radiocarbonio, l’analisi isotopica, l’esame del tartaro dentale e l’identificazione genetica. I risultati hanno rivelato che l’uomo aveva circa vent’anni e consumava una dieta ricca di proteine, tipica dell’aristocrazia medievale. I resti microscopici trovati nella sua placca dentale suggeriscono che mangiava cibi a base di grano e orzo, come cereali cotti e pane al forno.

L’analisi degli isotopi di stronzio ha indicato che il principe ha probabilmente trascorso la sua infanzia nella regione storica di Macsó – oggi parte delle odierne Croazia e Serbia – prima di trasferirsi nell’area intorno all’attuale Budapest.

I test genetici hanno confermato che lo scheletro apparteneva effettivamente a un nipote di Re Béla IV e, sulla linea paterna, era un discendente della dinastia Rurik di origine scandinava. Con questo, Béla di Macsó diventa il primo discendente della dinastia Árpád identificato attraverso prove genetiche dopo il re Béla III.

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L’albero genealogico del Principe Béla di Macsó (ricostruzione facciale di Béla da parte di Ágnes Kustár, e quella del Re Béla III da parte di Gyula Skultéty). Foto: ELTE

Un attacco brutale da parte di tre assassini

I resti scheletrici hanno rivelato 26 ferite mortali, tra cui nove sul cranio. In base alla posizione e alla natura di queste ferite, i ricercatori hanno ricostruito un attacco coordinato da parte di tre assalitori. Il principe è stato colpito simultaneamente da due lati con sciabole e spade lunghe; una volta caduto a terra, sono stati inferti altri colpi alla testa e al viso.

La pura brutalità dell’attacco suggerisce che gli assassini non stavano semplicemente eseguendo un ordine: il livello di violenza implica un forte odio personale o rabbia.

Risolvere un mistero storico

I risultati dello studio sono stati pubblicati nella rivista internazionale Forensic Science International: Genetics (disponibile gratuitamente fino al 25 dicembre 2025 a questo link). I ricercatori dell’ELTE non solo hanno rivelato la storia completa di un assassinio politico medievale in modo molto dettagliato, ma hanno anche dimostrato che la scienza moderna può risolvere anche misteri storici secolari.

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