Sorpresa negli stipendi medi dell’UE: L’Ungheria supera un Paese

Lo stipendio medio dell’Ungheria ha superato quello della Grecia, collocandosi al terzo posto tra i Paesi dell’UE, secondo gli ultimi dati Eurostat. Per quattro anni consecutivi, il Paese ha occupato la penultima posizione, davanti solo alla Bulgaria, ma i dati del 2024 rivelano un cambiamento.
Una situazione ancora non molto positiva
Nel 2023, il salario medio annuo lordo per i dipendenti a tempo pieno in Ungheria era di 18.461 euro, convertito in euro. Questo dato è superiore ai 15.387 euro della Bulgaria, ma inferiore ai 17.954 euro della Grecia, collocando l’Ungheria appena sopra la Bulgaria e la Grecia in fondo alla classifica dei salari dell’UE. Paesi vicini come Slovacchia, Romania e Polonia hanno salari medi superiori a 20.000 euro all’anno, scrive hvg.

Il Lussemburgo è in cima alla lista con un salario medio annuo vicino a 83.000 euro, seguito dalla Danimarca con 71.600 euro e dall’Irlanda con 61.100 euro. La media complessiva dell’UE si attesta a circa 39.800 euro – più del doppio della cifra ungherese.
La posizione relativa dell’Ungheria è peggiorata negli ultimi due decenni. Tra il 2003 e il 2005, il Paese si è classificato al nono posto tra gli Stati membri dell’UE. Nel 2010, la situazione è peggiorata fino al quinto posto, e dal 2014 l’Ungheria si è costantemente posizionata al terzo posto fino all’anno scorso, quando la Grecia ha perso terreno.
La crescita non è stata così rapida come la media dell’Unione Europea e il costo della vita non è stato conteggiato nel calcolo della spesa.
È importante notare che queste cifre misurano il reddito lordo convertito in euro senza aggiustare il potere d’acquisto o il costo effettivo della vita. Se si considerano i consumi delle famiglie e i prezzi locali, l’Ungheria rimane uno dei Paesi più poveri dell’UE.
Nonostante una crescita salariale media del 5,2% in tutta l’UE nel 2023, che raggiungerà i 39.800 euro, il salario medio dell’Ungheria aumenterà solo modestamente, arrivando a circa 18.500 euro, ancora meno della metà della media UE e posizionandosi tra i tre più bassi del blocco insieme a Bulgaria e Grecia.

