Gli archeologi hanno scoperto una città sommersa e una necropoli islamica!

Un team di archeologi ha scoperto tracce di una società medievale avanzata nel lago Issyk-Kul. Le rovine di una comunità islamica un tempo fiorente – insieme ad oggetti di uso quotidiano e ad una necropoli – fanno luce su come vivevano i suoi abitanti prima che la loro città andasse perduta sotto l’acqua.

Gli archeologi hanno fatto una scoperta sorprendente in tutti i sensi tra le montagne del Kirghizistan orientale: i resti di una fiorente città medievale sono nascosti sul fondo del lago Issyk-Kul. L’insediamento, noto come Toru-Aygyr, era una tappa importante lungo la Via della Seta, fino a quando un terremoto del 15° secolo la fece sprofondare sotto le onde, come riporta Tutto ciò che è interessante.

Edifici e macchinari d’epoca portati alla luce

Quest’autunno, i ricercatori hanno esaminato quattro sezioni separate delle zone meno profonde del lago, a profondità che vanno da uno a quattro metri. Nella primissima area, hanno scoperto diverse strutture in mattoni cotti; una di esse conteneva persino una macina, il che suggerisce che un tempo il grano veniva macinato nel sito.

La funzione di un altro edificio è ancora incerta, ma i ritrovamenti indicano che potrebbe essere stata una moschea, un bagno o una scuola islamica – una madrasa. Oltre agli edifici, sono stati recuperati utensili in pietra e diverse strutture in legno, queste ultime attualmente sottoposte ad analisi radiocarbonica e dendrocronologica.

Gli abitanti seguivano le tradizioni di sepoltura islamiche.

Nella seconda sezione, gli archeologi hanno scoperto una necropoli islamica del XIII-XIV secolo, sebbene l’acqua altamente salina del lago l’abbia gravemente erosa. Le pratiche di sepoltura suggeriscono l’adesione alla tradizione islamica: gli scheletri erano rivolti a nord, con il viso rivolto verso La Mecca e la Kaaba. Due di questi scheletri – un uomo e una donna – sono stati recuperati con successo e saranno sottoposti a ulteriori esami.

Nella terza area sono state trovate ceramiche medievali, mentre la quarta sezione conteneva i resti di strutture circolari e rettangolari in mattoni di fango. Insieme, questi ritrovamenti descrivono un insediamento medievale ben organizzato, che probabilmente era un importante snodo commerciale lungo la trafficata Via della Seta.

Un punto di incontro di molte religioni

Per comprendere meglio la storia della città, i ricercatori hanno analizzato i documenti medievali, che hanno rivelato che a partire dal X secolo, il potere dello Stato Karakhanid si rafforzò nella regione. Qui coesistevano diverse religioni, tra cui il tengrismo, il buddismo e il cristianesimo nestoriano.

L’Islam si diffuse nel XIII secolo, in parte a causa dell’influenza dell’Orda d’Oro. La necropoli risale probabilmente a questo periodo.

Tuttavia, la prosperità dell’insediamento ebbe una fine improvvisa e drammatica quando un terremoto devastante all’inizio del XV secolo sommerse la città sotto il lago. Dopo la catastrofe, la popolazione della regione cambiò in modo significativo e tutte le tracce della civiltà urbana medievale scomparvero.

Le città sommerse esistono in tutto il mondo

Toru-Aygyr in Kirghizistan non è l’unica città sommersa sulla Terra. Baiae, vicino a Napoli, in Italia, è l’insediamento sottomarino più accessibile al mondo e un tempo fungeva da resort di lusso per i ricchi cittadini dell’Impero Romano.

Nella Baia di Abu Qir, in Egitto, la città di Thonis – conosciuta in greco come Heracleion – era un vivace porto che fu vittima di diversi gravi disastri naturali nel IX secolo. Quando fu riscoperta nel 2000, gli archeologi scoprirono enormi statue e sfingi; oggi è una delle destinazioni subacquee più popolari della regione.

Shicheng, in Cina, conosciuta anche come la “Città del Leone”, è unica perché fu intenzionalmente sommersa nel 1959 durante la costruzione di una diga. Nel corso del tempo, la sua esistenza è stata quasi del tutto dimenticata, ed è tornata alla ribalta solo dopo essere stata riscoperta al volgere del millennio. Poiché i suoi edifici adornati di leoni – e persino le sue strade – sono sopravvissuti quasi intatti, il sito ha attirato innumerevoli subacquei.

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