Ultime notizie: Il Presidente polacco annulla l’incontro con Orbán dopo il suo viaggio a Mosca

Il Presidente polacco Karol Nawrocki ha tranquillamente annullato i piani di incontro con il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán: una decisione che gli osservatori considerano come una rara rottura tra due alleati regionali di lunga data. La cancellazione arriva sulla scia del controverso viaggio di Orbán a Mosca, venerdì scorso, per incontrare il Presidente russo Vladimir Putin.
Nawrocki annulla il suo incontro con Orbán
Secondo una dichiarazione del capo della politica estera presidenziale polacca , Marcin Przydacz, Nawrocki limiterà la sua visita in Ungheria mercoledì prossimo (per partecipare al vertice del Gruppo di Visegrád a Esztergom) e salterà il previsto incontro bilaterale con Orbán.
Przydacz ha sostenuto che la mossa riflette l’impegno di Nawrocki verso “soluzioni realistiche” per porre fine alla guerra in Ucraina, e che il viaggio a Mosca del Primo Ministro, data la continua aggressione russa, ha reso politicamente insostenibile un faccia a faccia con Orbán.
La decisione segnala più di un semplice cambiamento di programma: rappresenta una distanza crescente tra Varsavia e Budapest. Fino a poco tempo fa, molti consideravano Nawrocki un alleato naturale di Orbán, soprattutto dopo che Orbán lo aveva pubblicamente appoggiato durante la corsa presidenziale polacca del 2025.

- A giugno, il Presidente eletto polacco ha sottolineato l’importanza dei legami polacco-ungheresi in un messaggio a Orbán.
L’ex ministro polacco in esilio aggiunge benzina al fuoco
Le relazioni tra Polonia e Ungheria erano già state messe a dura prova dal caso dell’ex ministro della Giustizia polacco Zbigniew Ziobro, che attualmente vive a Budapest in quello che le autorità polacche considerano un esilio de-facto. A novembre, il Parlamento polacco ha tolto a Ziobro l’immunità parlamentare e ha ordinato il suo arresto: è accusato di abuso criminale di fondi pubblici per centinaia di milioni di zloty.
Prima della sospensione dell’immunità, Ziobro si era già trasferito nella capitale ungherese. Il suo avvocato ha proposto che il suo interrogatorio non si svolga a Varsavia, ma a Budapest o a Bruxelles: una richiesta su cui la procura polacca deve ancora pronunciarsi.
Sebbene alcuni esponenti della vita pubblica polacca lo considerino un fuggitivo politico, il governo ungherese, allineato con i partiti al potere di Orbán, sembra proteggerlo. Ciò ha aggravato le tensioni a Varsavia, dove molti considerano la protezione di Budapest nei confronti di Ziobro (e in precedenza del suo ex vice) come un’interferenza negli affari interni della giustizia polacca.
In Polonia, Ziobro rimane ampiamente disprezzato sia dai sostenitori delle squadre di calcio che da quelli della destra nazionalista. Le sue controverse riforme del sistema giudiziario, tra cui l’introduzione di leggi poco rigorose sulla ‘testimonianza della corona’, e il presunto coinvolgimento nella sorveglianza illegale (tramite il software spia Pegasus, ottenuto durante il suo mandato ministeriale) sono accreditati per aver minato la credibilità delle comunità di tifosi di calcio nazionali e per aver provocato arresti di massa degli ultras.
In questo contesto, molti critici polacchi sostengono che il rifugio ungherese per Ziobro serva solo gli interessi di partito e non quelli nazionali, aggravando contemporaneamente una relazione polacco-ungherese già fragile.

Quanto tollererà la Polonia?
La cancellazione dell’incontro di Nawrocki con Orbán è più che simbolica: segna una potenziale rivalutazione a Varsavia del suo allineamento un tempo stretto con Budapest. Con l’Ungheria che dà apertamente rifugio a un ex ministro polacco latitante, è probabile che la fiducia tra le due capitali si stia deteriorando, il che rappresenta uno sviluppo preoccupante per la coesione regionale del Gruppo di Visegrád (V4).
La decisione di Nawrocki potrebbe prefigurare una nuova posizione di politica estera di Varsavia, meno tollerante nei confronti della vicinanza di Budapest a Mosca o di ospiti politici controversi.

