Zelenskyy è disposto a tenere elezioni in tempo di guerra, ma la Russia ha già pronta la sua risposta

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha inaspettatamente segnalato che l’Ucraina potrebbe tenere le elezioni presidenziali entro pochi mesi, anche in regime di legge marziale, a condizione che i partner internazionali contribuiscano a garantire la sicurezza e la legittimità legale. Tuttavia, Mosca ha già chiarito che una tale mossa non cambierebbe la sua posizione sulla legittimità di Zelenskyy.

Zelenskyy potrebbe tenere presto delle elezioni in Ucraina?

Il mandato presidenziale di Zelenskyy è formalmente scaduto all’inizio del 2024, ma la Costituzione ucraina vieta le elezioni durante la legge marziale. Di conseguenza, è rimasto in carica come leader legittimo del Paese mentre la guerra continua. La Russia ha ripetutamente sfruttato questa situazione per etichettare Zelenskyy come un Presidente “illegittimo”, sostenendo che non è possibile firmare un accordo di pace con lui.

Negli ultimi giorni, Zelenskyy ha cercato di contrastare questa narrazione dichiarando di essere personalmente pronto a candidarsi alle elezioni e che l’Ucraina potrebbe organizzare un voto entro 60-90 giorni. Parlando in una conferenza stampa, ha sottolineato che la questione delle elezioni è principalmente una questione che riguarda il popolo ucraino, non i governi stranieri, pur riconoscendo che le condizioni di guerra rendono tale processo estremamente complesso.

Ha solo alcune condizioni

Secondo il Presidente ucraino, devono essere affrontati due ostacoli chiave prima che si possano tenere le elezioni. Il primo è la sicurezza: garantire un voto sicuro in mezzo ai continui attacchi missilistici, proteggere i seggi elettorali e garantire il diritto di voto ai soldati al fronte, scrive VG.hu.

Il secondo è il quadro giuridico, in quanto la legislazione attuale e la Costituzione consentono le elezioni e gli emendamenti costituzionali solo in tempo di pace. Zelenskyy ha quindi invitato il Parlamento a esplorare le possibili soluzioni legali e ha chiesto ai partner internazionali dell’Ucraina, tra cui gli Stati Uniti e gli alleati europei, di fornire assistenza per gli accordi di sicurezza.

L’annuncio arriva nel contesto di un crescente dibattito internazionale sulla legittimità democratica dell’Ucraina, con l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha espresso critiche simili alle argomentazioni di Mosca. Zelenskyy ha negato le affermazioni secondo cui si sta aggrappando al potere e ha insistito sul fatto che non ha alcun interesse personale a prolungare la guerra per motivi politici. In precedenza ha dichiarato che una volta ripristinata la pace e revocata la legge marziale, non intende rimanere in carica a lungo termine.

La Russia accetterà mai qualcosa dal Presidente ucraino?

La Russia, tuttavia, ha reagito in modo brusco. La portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova ha accusato Zelenskyy di aver tentato di fare pressione sugli alleati occidentali per sostenere la sua rielezione, sostenendo che il coinvolgimento straniero nell’organizzazione del voto dimostrerebbe che l’Ucraina ha perso la sua sovranità. Ha anche chiarito che Mosca non riconoscerà i risultati di qualsiasi elezione ucraina tenuta in queste circostanze.

Prese insieme, le dichiarazioni suggeriscono che anche se l’Ucraina procede con le elezioni in tempo di guerra, è improbabile che la Russia ne accetti l’esito. Mentre Zelenskyy sembra disposto a soddisfare le richieste internazionali e nazionali di un mandato democratico, la posizione di Mosca indica che la disputa sulla legittimità è destinata a continuare indipendentemente dal fatto che gli ucraini si rechino alle urne.

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