BREAKING – Orrore di Hanukkah sulla spiaggia di Bondi: Sopravvissuto all’Olocausto ungherese e uomo tra le vittime

In un attacco straziante a quella che doveva essere una celebrazione gioiosa, Marika Pogány, 82 anni, volontaria ungherese di beneficenza e sopravvissuta all’Olocausto, ha perso la vita quando due uomini armati hanno aperto il fuoco contro i partecipanti all’evento Chanukah by the Seaeventsull’iconica Bondi Beach di Sydney, ieri. Anche il settantottenne Tibor Weitzen è stato ucciso dopo aver fatto da scudo alla moglie, sacrificando la sua vita per salvarla. È stato ricordato come un vero eroe. Il bilancio delle vittime è salito a 15, compresa la tragica perdita di una bambina di 10 anni, mentre altre 42 persone sono ancora ricoverate in ospedale per ricevere cure.
Orrore di Hanukkah sulla spiaggia di Bondi
La polizia australiana ha rapidamente identificato gli aggressori come il duo padre e figlio Sajid Akram e Naveed Akram, secondo la BBC. Sajid Akram, proprietario di armi da fuoco con licenza, arrivato in Australia come studente nel 1998 e in possesso di sei armi da fuoco per la caccia ricreativa, è stato ucciso dalla polizia sulla scena. Suo figlio di origine australiana, Naveed, rimane in condizioni critiche.
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Marika Pogány, un membro profondamente rispettato della comunità, è stata volontaria per 23 anni con l’organizzazione Meals on Wheels, consegnando più di 12.000 pasti kosher. Era seduta in prima fila quando sono esplosi gli spari.
Il Times of Israel ha confermato la sua morte come parte di quello che le autorità hanno descritto come uno sfacciato attacco terroristico che ha preso di mira la comunità ebraica di Sydney. In Ungheria, la Comunità Ebraica di Komárom ha condiviso un commovente tributo su Facebook, ricordando come Marika rallegrasse la città ogni giugno e come Bondi Beach occupasse un posto speciale nel suo cuore, essendo la sua destinazione preferita.
Secondo Blikk, anche il settantottenne cittadino ungherese Tibor Weitzen era tra le vittime. Suo nipote, Leor Amzalak, ha detto alla ABC che suo nonno era “il migliore che si potesse desiderare”. Tibor aveva fatto l’aliyah in Israele nel 1988 ed era originario di Ungvár (oggi Uzhhorod), una città ungherese situata nella regione della Transcarpazia occidentale dell’Ucraina.
“Ci amava più della vita stessa”, ha detto suo nipote. I rapporti indicano che Tibor è morto mentre proteggeva sua moglie, che è sopravvissuta all’attacco.
Un faro di luce, fino a quando l’oscurità non ha colpito
L’attacco ha suscitato una rapida condanna da parte dei leader mondiali, dei politici australiani, dei funzionari del governo ungherese e della Federazione delle Comunità Ebraiche Ungheresi. Più di 1.000 persone si erano riunite per l’evento Chanukah by the Sea 2025, trasformando la spiaggia in un faro di luce, fino a quando la tragedia ha colpito.
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