Sono necessari cambiamenti radicali nella politica migratoria di Bruxelles per proteggere il futuro dell'Europa, il diritto internazionale deve essere rispettato e coloro che agiscono in linea con esso non devono essere puniti, ha detto martedì il ministro degli Esteri a Madrid.
Il ministero ha citato Péter Szijjártó che, dopo il colloquio con il suo omologo spagnolo Jose Manuel Albares, ha affermato che Madrid aiuterà Budapest in diversi settori sotto l'accordo dell'attuale trio di presidenze del Consiglio dell'Unione Europea composto da Spagna, Belgio e Ungheria.
Szijjártó ha affermato che l'Europa sta attualmente affrontando alcune sfide molto serie, come l'immigrazione clandestina. L’anno scorso il numero di migranti arrivati in Spagna è aumentato dell’82% rispetto al 2022. Allo stesso tempo, anche in Ungheria è aumentata la pressione, con 170,000 tentativi illegali di attraversamento della frontiera sventati dalle autorità l’anno scorso, ha aggiunto.
"Se si considera che la minaccia del terrorismo è più grave che mai in Africa e che lo sviluppo economico non può progredire al ritmo dell'aumento della popolazione, possiamo aspettarci che la pressione migratoria si inasprisca sull'Europa", ha affermato il ministro degli Esteri.
Gli europei perdono l’Europa?
"Se Bruxelles manterrà la sua politica pro-immigrazione, allora ci sarà il rischio concreto che gli europei perdano l'Europa perché la politica migratoria di Bruxelles attira persone nel continente", ha aggiunto.
Allo stesso tempo, Szijjártó ha affermato che l'accelerazione dell'allargamento dell'Unione europea rientra tra le priorità della prossima presidenza ungherese dell'UE.
“In termini di allargamento, dobbiamo concentrarci sul garantire che i paesi dei Balcani occidentali ottengano l’ingresso nell’UE il prima possibile”, ha aggiunto.
Commentando le relazioni economiche tra Ungheria e Spagna, Szijjártó ha accolto con favore il volume record di scambi commerciali raggiunto lo scorso anno con 6 miliardi di euro. Ha detto di aver incontrato i dirigenti di diverse aziende spagnole che hanno fatto investimenti in Ungheria e tutti hanno espresso soddisfazione per l'ambiente imprenditoriale. Szijjártó ha anche affermato che oltre 300,000 ungheresi hanno visitato la Spagna l'anno scorso e più di 200,000 turisti spagnoli sono venuti in Ungheria, entrambi i numeri sono aumentati di oltre il 40%.
Szijjártó incontra i dirigenti di un'azienda spagnola
Circa 200 aziende spagnole impiegano circa 50,000 persone in Ungheria e continuano a investire nel paese, ha dichiarato martedì su Facebook il ministro degli Affari esteri e del commercio.
Martedì scorso a Madrid Peter Szijjarto ha incontrato i vertici delle aziende spagnole dell'industria automobilistica, del turismo, dei trasporti, del trasporto aereo, della finanza e dell'energia per discutere su ulteriori investimenti in Ungheria.
“È stato bello ascoltare il feedback delle aziende spagnole, molte delle quali vedono come esempio la strategia economica dell'Ungheria e la politica economica del governo. L'attrattiva dell'Ungheria risiede nelle sue tasse basse, in un ambiente economico favorevole agli investitori e in una forza lavoro ben qualificata”, ha affermato Szijjarto.
L'Ungheria ha superato le difficoltà economiche create lo scorso anno dalla guerra, dalle sanzioni e dalla conseguente inflazione, ha sottolineato Szijjarto. “Abbiamo abbattuto l’inflazione, mantenuto la sicurezza energetica e un’occupazione record, e dimostrato che l’economia ungherese è operativa senza i fondi dell’UE. La fiducia e gli investimenti delle aziende spagnole sono stati di grande aiuto”, ha aggiunto.
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E l'incontro con i dirigenti spagnoli:
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