Il nuovo presidente ungherese ripete perfettamente le linee guida di politica estera del governo Orbán
"L'Ungheria non rinuncerà alla sua sovranità", ha dichiarato lunedì a Brdo pri Kranju, in Slovenia, il presidente Tamás Sulyok, aggiungendo che attualmente la comunità europea degli Stati nazionali indipendenti è garantita dai trattati fondamentali.
Dopo l'incontro informale dei capi di stato dei paesi confinanti con la Slovenia, Sulyok ha dichiarato in una conferenza stampa che l'Ungheria è contraria al federalismo. Questa idea stava invadendo sempre più la politica europea e potrebbe portare a un’“Europa indebolita”.
Secondo lui, l’Europa centrale in via di sviluppo e politicamente stabile, Ungheria inclusa, è il motore dell’UE con le proprie idee, strategie e soluzioni.
Il blocco, ha aggiunto, era “unito nella diversità” e, “rispettando questo principio”, questa era la comunità a cui l’Ungheria aveva aderito.
"Riteniamo che le nostre diverse opinioni sull'Europa ci uniscano anziché dividerci, e che la forza dell'Europa si basi sul dialogo", ha affermato, aggiungendo che gli ungheresi sono "aperti a tutte le discussioni".
Nel frattempo, Sulyok ha affermato che l'Ungheria sta portando avanti la più grande missione umanitaria della sua storia in Ucraina, aggiungendo che l'Ungheria ha sostenuto la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina e che l'Ungheria ha condannato l'aggressione militare russa fin dall'inizio.
Ma Sulyok ha aggiunto che qualsiasi passo che porti all’escalation o al prolungamento della guerra deve essere evitato, e l’Ungheria farà tutto il possibile per garantire che l’UE e la NATO “non diventino parte del conflitto”.
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Inoltre, il presidente ha affermato che l'Ungheria condanna fermamente gli attacchi terroristici di Hamas e sostiene il diritto di autodifesa di Israele. La stabilità in Medio Oriente, ha affermato, è nell'interesse dell'Europa e l'UE deve fare la sua parte per risolvere rapidamente il conflitto.
Per quanto riguarda l'ambiente, Sulyok ha affermato che il cambiamento climatico rientra tra "le sfide più urgenti del nostro tempo", alle quali l'Ungheria attribuisce grande importanza. Ma i cittadini in difficoltà finanziaria non dovrebbero essere costretti a pagare il prezzo della politica climatica, e le imprese non dovrebbero essere sovraccaricate dal punto di vista finanziario o dalla burocrazia legale.
Per quanto riguarda la prossima presidenza ungherese dell'UE, Sulyok ha espresso l'impegno dell'Ungheria nei confronti dell'espansione dell'UE, aggiungendo che durante i sei mesi alla guida dell'UE dovrebbero essere aperti quanti più capitoli di adesione possibile. Egli ha sottolineato che all'inizio di novembre si terrà un vertice con la partecipazione dell'UE e dei Balcani occidentali.
Affrontando la questione delle critiche rivolte all'Ungheria, ha affermato che i vari Stati membri dell'UE hanno opinioni ampiamente divergenti riguardo al loro ordine costituzionale in relazione alle leggi dell'UE. Ha aggiunto che i trattati dell’UE sostengono valori, principi e obiettivi che sono radicati nell’ordine costituzionale degli Stati membri piuttosto che essere indipendenti da essi.
Il presidente ha aggiunto che i valori comuni sono stati offuscati da un “giudizio parziale” e ha chiesto un ritorno ai ruoli e ai poteri originali contenuti nei trattati invece di perseguire conflitti politici sui valori.
La presidente Natasa Pirc Musar ha tenuto il vertice regionale per celebrare il 20° anniversario dell'adesione della Slovenia all'UE, alla presenza di Sulyok, Sergio Mattarella dell'Italia, Alexander Van der Bellen dell'Austria e Zoran Milanovic della Croazia.
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