Accordo di pesca Marocco-UE: implicazioni e prospettive

L’accordo è stato circondato da innumerevoli controversie, ratifiche e cancellazioni, mescolando interessi economici con pressioni politiche, da quando otto anni fa alcune voci non ufficiali hanno iniziato a denunciare l’accordo, sostenendo che comportava il saccheggio delle risorse alieutiche nelle province meridionali del Marocco, la sua validità è stata contestata dalla Corte di giustizia europea, sebbene un ricorso legale abbia permesso di mantenere gli effetti del greement fino alla sua data di scadenza, il verdetto finale della Corte di giustizia deve ancora essere determinato Questo verdetto è particolarmente contestato dalla decisione della corte britannica, che ha inequivocabilmente respinto, il 25 maggio, la richiesta di un’organizzazione che cercava di contestare l’accordo di associazione tra Marocco e Regno Unito Il sistema giudiziario britannico ha basato le sue conclusioni su basi giuridiche, arrivando a esiti diametralmente opposti rispetto a quelli della Corte europea.

Dal punto di vista economico, il Marocco ha molto da guadagnare dal porre fine a questo accordo Non ha più bisogno di impegnarsi nelle controversie e nelle incertezze in corso che lo circondano da anni L’accordo, che ha avuto origine nel 1988, ha incorporato sempre più dimensioni politiche nel processo di rinegoziazione dal 2015 Con l’attuale accordo, 128 navi dell’UE provenienti da 11 Stati membri sono autorizzate a pescare nelle acque marocchine In cambio, il Marocco riceve aiuti finanziari dall’UE, tra cui compensazioni per l’accesso alla pesca, sostegno al suo settore della pesca e pagamento di tasse da parte degli armatori.

Inoltre, la natura obsoleta dell’accordo e il suo disallineamento con l’attuale approccio di partenariato del Marocco mettono in discussione la decisione sul suo rinnovo L’attenzione dell’accordo sullo sfruttamento delle risorse in cambio di una compensazione finanziaria non è più in linea con la visione del Marocco di un partenariato Il paese cerca di posizionarsi come partner piuttosto che limitarsi a vendere risorse per un guadagno finanziario Le critiche hanno evidenziato l’accordo come uno sfruttamento delle risorse naturali del Marocco a prezzi bassi, ed è stato politicamente sfruttato come mezzo per fare pressione sul paese Il Marocco mira a utilizzare le sue risorse in modo più efficace e diversificare le sue partnership, esplorando potenziali mercati in Europa e oltre.

In una conferenza stampa tenutasi a Rabat mercoledì scorso, il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana, e degli espatriati marocchini, Nasser Bourita, ha affrontato il futuro della cooperazione tra il Marocco e l’Unione europea (UE) nel campo della pesca, ha sottolineato che l’accordo di pesca Marocco-UE è ancora in vigore, mentre il protocollo sulla pesca, che è stato istituito per un periodo di quattro anni (2019-2023), è “set to expire on July 17”, in quanto il protocollo è stato concepito per una durata specifica.

Riflettendo sugli ultimi quattro anni, il Ministro Bourita ha descritto l’attuazione del Protocollo come “satisfactory” e ha sottolineato la natura positiva e reciprocamente vantaggiosa della cooperazione.

Inoltre, questa settimana è prevista a Bruxelles una riunione congiunta della Commissione nel settore della pesca tra le autorità marocchine e le loro controparti europee, che mira a valutare gli ultimi quattro anni di cooperazione Per quanto riguarda il futuro dell’accordo di pesca, il governo marocchino sta attualmente considerando tre parametri chiave.

Il primo è un approccio di “doctrinal” che dà priorità ai partenariati con un valore aggiunto più chiaro, allineandosi con la visione e la politica estera delineate da Sua Maestà il Re Mohammed VI.

In secondo luogo, il Marocco ha sviluppato una strategia nazionale di pesca denominata Halieutis”, e ha attuato una visione dedicata allo sviluppo del settore, che tiene conto delle aspettative degli operatori e richiede adattamenti in collaborazione con i partner.

Il terzo parametro prevede l’integrazione dei dati scientifici nei processi decisionali per preservare la risorsa naturale vitale per il Marocco e garantirne la sostenibilità.

Oggi il governo marocchino si sta impegnando in un dialogo e in una cooperazione continui con i partner europei sulla base di queste considerazioni e valutazioni, e mira a promuovere partenariati più avanzati con un valore aggiunto più forte.

Le discussioni in corso sul rinnovo dell’accordo di pesca Marocco-UE offrono al paese l’opportunità di decidere e ridefinire il proprio approccio ai partenariati e garantire la gestione responsabile e sostenibile delle proprie risorse alieutiche

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