Antico cimitero sarmatico portato alla luce in Ungheria durante la costruzione di un complesso sportivo

Una recente scoperta archeologica nella città di Mórahalom, nella Contea di Csongrád-Csanád, ha gettato nuova luce sull’antico passato della regione. Durante i lavori di costruzione di due nuovi campi da calcio in erba artificiale presso un complesso sportivo in progetto, gli archeologi del Museo Móra Ferenc hanno scoperto un cimitero sarmatico del III secolo. Le tombe, le fosse e i fossati trovati nel sito non solo arricchiscono la narrazione storica di Mórahalom, ma offrono anche preziosi spunti culturali sulla vita quotidiana nell’antichità.

Che aspetto ha un cimitero sarmatico?

Secondo Lelépő, la maggior parte delle tombe scavate erano state precedentemente disturbate, con conseguente spostamento dei resti scheletrici. Diverse tombe hanno rivelato l’uso di pratiche di sepoltura in bare a tronchi: i defunti venivano deposti in bare divise in due sezioni e tenute insieme con morsetti di legno. Queste usanze di sepoltura si allineano bene con le tradizioni sarmatiche del III secolo, quando questo gruppo nomade si stabilì nella regione della Grande Pianura meridionale dell’Ungheria dopo essere arrivato dal nord.

I manufatti recuperati includono vasi di ceramica, fuseruole, coltelli di ferro, perline di ambra e di vetro e fibule (spille utilizzate per fissare gli indumenti). Questi oggetti forniscono una finestra sull’abbigliamento, sulla cultura materiale e sulla vita quotidiana dell’epoca. La distanza tra le singole tombe e le condizioni delle ossa evidenziano anche come le pratiche di sepoltura siano state modellate dalle condizioni ambientali e del terreno dell’epoca.

Mórahalom archaeology Sarmatian cemetery grave
Foto: Dipartimento Archeologico MFM/Facebook

Altre scoperte storiche nella zona

L’area intorno a Mórahalom è ricca di resti archeologici. Precedenti scavi presso il mercato di Alsóközpont hanno portato alla luce anche diverse tombe sarmate, ora conservate presso il museo di Szeged. A causa del terreno sabbioso e della decomposizione indotta dalle acque sotterranee, molte ossa sono state trovate in cattive condizioni. Tuttavia, i corredi funerari, come ceramiche e coltelli, indicano chiaramente l’età e i legami culturali delle tombe.

Una reliquia molto più tardiva: la “Linea Maginot dell’Ungheria”.

È interessante notare che il team ha scoperto anche un bunker di cemento nel sito, che faceva parte della Linea di Difesa Sud – nota anche come Linea Rákosi – costruita negli anni Cinquanta. Questa fortificazione, lunga circa 630 chilometri, si estendeva lungo il confine meridionale dell’Ungheria e serviva come difesa chiave contro potenziali attacchi jugoslavi.

Questi ultimi scavi a Mórahalom, insieme ai precedenti ritrovamenti archeologici, confermano che l’area è stata un’importante regione abitata per secoli. La presenza del popolo sarmata è chiaramente documentata attraverso le usanze di sepoltura e i manufatti. Queste scoperte non sono solo di interesse locale: sono una parte fondamentale del patrimonio archeologico nazionale dell’Ungheria.

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