Banca nazionale ungherese: il deficit del SEC potrebbe scendere fino all’1,6% del PIL entro il 2020

La Banca Nazionale d’Ungheria (NBH) nel suo Rapporto trimestrale sull’inflazione prevede che nello scenario più favorevole, il deficit del SEC nel 2020 potrebbe raggiungere l’1,6% del PIL, mentre il rapporto debito pubblico lordo potrebbe scendere al 66%.
Secondo l’NBH, il deficit dell’ESA potrebbe ammontare al 2,2-2,4 per cento del PIL nel 2018, mentre in base a una previsione tecnica potrebbe essere dell’1,8-2,0 per cento nel 2019, e dell’1,6-2,0 per cento nel 2020.
Sulla base dei dati preliminari dei conti finanziari, il deficit di bilancio è stato dell’1,9 per cento del PIL nel 2017, inferiore allo stanziamento del 2,4 per cento.
Dovuto a tagli fiscali e l’esaurimento delle entrate una tantum degli anni precedenti (vendite di terreni, credito d’imposta per la crescita), il deficit delle finanze pubbliche aumenterà temporaneamente nel 2018.
Misure annunciate dopo il rapporto sull’inflazione di dicembre (aumenti salariali anticipati nell’assistenza sanitaria per il personale medico di emergenza, gli infermieri anticipati da novembre, supplementi pensionistici una tantum, riduzioni dei costi delle utenze legate all’inverno) ammontano a circa lo 0,3% del PIL in spese, il che, tuttavia, è compensato dall’aumento delle entrate fiscali derivante da condizioni macroeconomiche favorevoli. prospettive
Le entrate fiscali in crescita dinamica derivanti da sviluppi macroeconomici favorevoli e il calo delle spese per interessi contribuiranno alla riduzione del rapporto deficit/PIL dopo il 2018.
La previsione risente in modo significativo dell’incertezza legata all’erogazione e all’utilizzo dei fondi UE Gli anticipi per il 2017 e il 2018 dovrebbero diminuire gradualmente fino al 2020 L’impatto economico reale dei pagamenti, l’utilizzo effettivo dei fondi potrebbe essere il più elevato nel 2018 e nel 2019 Questo effetto stimolerà notevolmente l’economia, ma attraverso l’aumento del cofinanziamento aumenterà il deficit di bilancio.
Secondo i dati preliminari, alla fine del 2017 il rapporto debito pubblico lordo era pari al 71,7% del PIL, in calo rispetto al 73,9% di fine 2016. Il debito pubblico, comprese le passività di Eximbank, ammontava a un totale del 73,6% del PIL alla fine del 2017 ancora in calo di 2,4 punti percentuali rispetto al 2016.
La sostanziale crescita economica, il calo della spesa per interessi e un saldo primario positivo hanno tutti sostenuto il calo del debito pubblico.
Il debito pubblico potrebbe scendere al 70,3% del PIL nel 2018. a seguito della crescita e del deficit moderato, il rapporto debito/PIL potrebbe diminuire di 1,4 punti percentuali quest’anno e di 2 punti percentuali all’anno nel 2019 e nel 2020, avvicinandosi al 66% entro la fine del periodo di previsione.

