Bandiere della Grande Ungheria ammesse negli stadi ungheresi!

L’MLSZ consente l’uso di simboli senza contenuti razzisti o politici e le organizzazioni internazionali continuano a vietare con messaggi razzisti o politici. Come promesso dal suo presidente Sándor Csányi, MLSZ ha chiesto alle organizzazioni internazionali competenti in materia di chiarire la questione.

Valutando la posizione scritta di UEFA e FARE e considerando la situazione, MLSZ ha deciso che la mappa schematica dell’Ungheria storica senza testi e simboli chiari o nascosti non sarà oggetto di procedimenti disciplinari e pertanto consentirà l’introduzione di tali bandiere e striscioni secondo le condizioni dell’associazione.

Il 20 marzo MLSZ ha fornito informazioni dettagliate e accurate su quanto sopra, ma purtroppo la situazione è stata fraintesa e in alcuni casi interpretata male. A causa delle incertezze e dei malintesi apparsi sui media, riteniamo importante ripetere, confermare e integrare il nostro precedente annuncio con una breve spiegazione. Per quanto riguarda la possibilità di consentire l’esposizione del quadro storico più ampio del paese, MLSZ ha richiesto una posizione chiara alla UEFA e alla FARE.

Ripetiamo che questa è stata la decisione di MLSZ, cioè non abbiamo rivendicato e non sosteniamo ora che la UEFA ha permesso o specificamente proibito l’introduzione del panneggio Abbiamo dichiarato e dichiariamo tuttora che entrambe le organizzazioni (e MLSZ) continuano a condannare ogni forma di discriminazione e lotteranno contro messaggi razzisti, escludenti o politici.

Allo stesso tempo, la MLSZ ritiene, alla luce delle dichiarazioni scritte delle due organizzazioni, che la posizione della federazione non sia stata né contestata né confutata dalle organizzazioni, pertanto la federazione consentirà l’esposizione di panneggi nello stadio per le due partite in conformità con le condizioni stipulate, con la convinzione che non ci sarebbe alcuna interpretazione di messaggi chiari o nascosti che potrebbero sfociare in accuse di qualsiasi offesa, e che non ci sarà alcuna procedura disciplinare giustificabile per quanto riguarda l’esposizione di panneggi che raffigurano solo la mappa Riteniamo che quanto sopra sia chiaro, fondato e segua le regole, e che FARE, UEFA e MLSZ abbiano affrontato la questione con la dovuta attenzione.

A nostra conoscenza, solo la Federcalcio rumena (FRF) ha interpretato i fatti dal proprio punto di vista unilateralmente e presumibilmente con informazioni limitate, e ha attaccato ingiustificatamente la decisione della MLSZ. Da parte sua, la MLSZ ritiene opportuna la sua collaborazione con l’associazione rumena, e continueremo a sforzarci di mantenere buoni rapporti in futuro, ma è chiaro che il suo intervento in materia è non autorizzato e infondato Per questo abbiamo informato in una lettera la nostra organizzazione partner che in questo caso non è di competenza dell’associazione rumena valutare e comunicare la decisione presa dalla MLSZ.

Infine, riconfermiamo che MLSZ ha valutato le dichiarazioni ponderate e attente delle due organizzazioni internazionali e ha preso una decisione responsabile in linea con la propria autorità, con la quale desidera esprimere rispetto per l’unità delle centinaia di migliaia di tifosi ungheresi che vivono in molti paesi. Permetteremo allo stadio tendaggi che non contengono messaggi razzisti ed esclusivisti.

Ecco una citazione dalla lettera di FARE inviata a MLSZ, in cui il capo dell’organizzazione conferma chiaramente la posizione ungherese, secondo cui la mappa storica dell’Ungheria non è di per sé un simbolo discriminatorio:

L’esposizione della “mappa della Grande Ungheria” sugli striscioni non è di per sé vista come un atto di discriminazione che sarebbe oggetto di un rapporto Fare a un organo di governo del calcio internazionale (UEFA o FIFA).

“Tuttavia, l’esposizione della bandiera con altri simboli o canti e comportamenti, può portare a una segnalazione sullo stendardo. Questo è specificamente il caso in cui gli altri simboli (o canti e comportamenti) potrebbero ragionevolmente essere definiti xenofobi e ultranazionalisti, intesi a negare il territorio riconosciuto a livello internazionale dei vicini dell’Ungheria, oppure i simboli e i canti sono associati a gruppi di estrema destra e simboli di odio”.

Inoltre, ecco una citazione del Segretario Generale della UEFA nella sua lettera indirizzata lunedì alla MLSZ, in cui conferma che l’organizzazione ha chiuso un procedimento disciplinare contro la MLSZ in caso di discriminazione senza penalità, avviato a causa dell’esposizione di uno striscione con l’immagine accesa dopo la partita Ungheria-Italia, creando così un precedente:

“A questo proposito notiamo il tuo riferimento a una recente decisione dell’Organo Disciplinare e di Etica di Controllo UEFA (CEDB) del 2 novembre 2022 di chiudere il procedimento aperto contro la tua federazione nazionale per potenziale violazione dell’articolo 14 del Regolamento Disciplinare UEFA (DR) per la segnalazione dell’esposizione di tale striscione in una partita della UEFA Nations League del 26 settembre 22 tra Ungheria e Italia”.

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