Breaking: Booking.com riceve una multa record in Ungheria

L’Autorità ungherese garante della concorrenza (GVH) ha inflitto a Booking.com una multa record di 382,5 milioni di fiorini (977.000 euro) per non aver rispettato pienamente i suoi obblighi di cessare le precedenti violazioni legali. Questa conclusione è stata raggiunta a seguito di una recente indagine di follow-up. Nonostante abbia ridotto la frequenza di alcuni messaggi urgenti, la società ha continuato a impiegare tattiche di pressione psicologica sui consumatori e ha esteso le affermazioni fuorvianti sulle cancellazioni gratuite fino ad aprile 2024.

La multa record di Booking.com

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Booking.com ha appena ricevuto una multa record dall’Autorità ungherese garante della concorrenza (GVH) Foto: depositphotos.com

GVH‘l’ esame del sito web dell’alloggio risale al 2018 quando ha avviato un procedimento contro la società per diverse pratiche commerciali sleali, Rapporti indice. I principali risultati dell’indagine includevano:

  • Promesse di cancellazione gratuita fuorvianti: Booking.com pubblicizzava “cancellazioni gratuite” per gli alloggi, ma i consumatori spesso scoprivano che questa opzione era limitata nel tempo e più costosa rispetto alle prenotazioni non rimborsabili.
  • Tattiche di pressione psicologica: L’azienda ha utilizzato notifiche urgenti che implicavano falsamente un’elevata domanda e una disponibilità limitata, spingendo così i consumatori a prendere decisioni più rapide. Si è scoperto che messaggi come “Solo una stanza a sinistra” o “Prenotato 5 volte oggi” creavano pressione psicologica.
  • Informazioni imprecise sulle opzioni di pagamento: Il sito web non è riuscito a presentare chiaramente le opzioni per i pagamenti utilizzando le carte SZÉP, una carta di beneficenza popolare in Ungheria.

A seguito di questi risultati, nell’aprile 2020, GVH ha multato Booking.com di 2,5 miliardi di fiorini (6,4 milioni di euro) e ha imposto alla società di cessare queste pratiche e fornire prove di conformità Sebbene il sito web dell’alloggio alla fine abbia adeguato le sue pratiche per soddisfare le aspettative di GVH, questi aggiustamenti sono stati ritardati, portando a ulteriori sanzioni.

I messaggi urgenti sono stati ridotti, ma sono stati comunque inviati messaggi vietati

La recente indagine di follow-up da parte di GVH ha rivelato che, sebbene Booking.com avesse ridotto l’uso di alcuni messaggi urgenti, continuava a utilizzare messaggi vietati, come “Opzioni simili non disponibili” e “Poche stanze rimaste per date selezionate”.

Questi messaggi sono persistiti fino al 26 febbraio 2024, indicando che Booking.com non aveva completamente abbandonato le sue tattiche di pressione, inoltre, la società ha mantenuto affermazioni fuorvianti sulle cancellazioni gratuite fino al 26 aprile 2024 eliminando gradualmente le opzioni più economiche e non rimborsabili, svantaggiando i consumatori ungheresi.

Introdotte opzioni più economiche

Nelle fasi finali dell’indagine, Booking.com ha modificato le proprie pratiche commerciali per allinearsi ai requisiti di GVH e proteggere gli interessi dei consumatori, ciò includeva la reintroduzione di opzioni di alloggio più economiche e non rimborsabili per gli utenti ungheresi.

GVH ha sottolineato che la multa record di 382,5 milioni di fiorini riflette la gravità delle violazioni e serve da avvertimento ad altre società sull’importanza del pieno rispetto degli obblighi normativi GVH ha ritenuto che, sebbene il sito di alloggio abbia rinunciato al diritto di ricorso, non ha riconosciuto le sue violazioni. Tuttavia, la società ha cessato le pratiche incriminate nella fase finale delle indagini.

GVH ha sottolineato che le imprese devono adempiere in modo preciso e completo agli obblighi previsti dalle decisioni normative La conformità incompleta o la mancata fornitura di prove di conformità possono comportare multe sostanziali Recentemente, GVH si è concentrata sul settore dell’alloggio online, rispondendo a numerosi segnali e reclami del mercato, in particolare riguardanti le pratiche di Booking.com.

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Immagine in primo piano: depositphotos.com

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