Brigitte Bardot attivista francese per i diritti degli animali invia una dura lettera ai cacciatori ungheresi

Brigitte Bardot, attrice francese sex symbol e attualmente attivista per i diritti degli animali, ha inviato un messaggio piuttosto forte ai cacciatori ungheresi e agli organizzatori dell’Expo mondiale della caccia a Budapest.

L’attrice francese è stata in buoni rapporti con la sua collega ungherese, Natália Nagy e suo marito, Attila Vincze Blikk segnalato Nell’ambito del loro scambio epistolare, l’attivista francese per i diritti degli animali si è fatta duramente un’opinione sull’Expo Ungherese della Caccia in una lettera scritta a mano La lettera si traduce approssimativamente come segue

“Patetico! il nostro mondo viene distrutto dalle epidemie, il nostro pianeta sta annegando nella crescita incontrollata della popolazione, l’equilibrio ecologico è sconvolto Il nostro mondo è sottomesso dalla barbarie E nel frattempo, voi state cacciando guidati da un mero desiderio di uccidere Bene, andatevene f**k voi stessi!”

Natália Nagy ha detto a Blikk che ha scritto a Brigitte Bardot, che attualmente si occupa della protezione degli scimpanzé Bonobo. Secondo l’attrice ungherese, la rabbia di Bardot si è concentrata principalmente sui cacciatori di hobby, che secondo lei uccidono solo per divertimento.

Abbiamo partecipato alla fiera del mondo della caccia di Budapest Photo Gallery

Sentendo parlare della lettera dell’ormai 87enne Bargot, anche i cacciatori ungheresi diedero voce alla loro opinione in merito Secondo 24, il famoso attore ungherese Gulya Bodrogi, che sembra essere un cacciatore e ha la stessa età dell’attivista francese per i diritti degli animali, ha risposto quanto segue:

“Saluti, cara! amo la tua arte, ma non c’è bisogno di importunarti con la protezione della selvaggina, li proteggeremo e non solo verbalmente! […] siamo predatori nell’ordine naturale, onnivori, e questo va accettato.”

Ha anche aggiunto che in Africa, dove la caccia (professionale) era vietata, gli animali si estinsero a causa di uccisioni insensate.

Tamás Csejtei, il chitarrista dei Back II Back, anche lui cacciatore, ha commentato la questione criticando il tono di quello di Bardot e aggiungendo:

“Gli estremisti sono sempre il problema, i verdi scuri che pensano che la caccia riguardi solo l’uccisione, ma non è vero Se non ci fosse la caccia, la popolazione di cinghiali crescerebbe fino a un milione in due anni, si può immaginare quali sarebbero le conseguenze di quella”

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