Budapest Classic Film Marathon: il film d’animazione ungherese torna sul grande schermo dopo 50 anni
Hugo l’Ippona, un film d’animazione di coproduzione ungherese-americana del 1975, tornerà sul grande schermo sabato sera dopo cinquant’anni, ha detto il National Film Institute (NFI).
Il film del Pannónia Filmstúdió, coprodotto negli Stati Uniti dal pluripremiato premio Emmy Róbert Halmi, nato in Ungheria, come parte di Brut Productions, una divisione della società di profumi Faberge, è un’importante eredità dell’animazione ungherese, che quest’anno festeggia 110 anni di attività.
Halmi chiese a William Feigenbaum, il suo direttore, di ingaggiare un workshop di animazione di alto livello in Europa, e il suo primo viaggio lo portò a Pannónia Filmstúdió, dove i disegni di Graham Percy furono messi in moto da György Gémes, il capo tecnico del film.
Due anni, 150 animatori e 150.000 disegni dopo, è emerso un film che è stato fortemente influenzato dalle immagini del sottomarino giallo del 1968 basate sulle canzoni dei Beatles, un’animazione musicale surreale che mescola lo stile Disney tradizionale e i bizzarri dipinti di Hieronymus Bosch e Arte africana e asiatica.

Gli ippopotami devono respingere gli squali ammassati nel porto di Zanzibar; mentre ci riescono, presto vengono visti come minacce e la gente punta a sterminarli. Il piccolo ippopotamo Hugo sopravvive ed è accudito dai bambini locali.
Kati Kovács, Erzsébet Kútvölgy e Péter Máté cantano le canzoni nella versione ungherese del film, la cui copia conservata nella collezione della Biblioteca del Congresso è stata restaurata dal Film Lab dell’Istituto Nazionale del Cinema Ungherese, il NFI detto in un comunicato.
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