Budapest L’ELTE fa una scoperta rivoluzionaria su quanto siano intelligenti i cani e su come estendano il vocabolario

Un nuovo studio pubblicato su Current Biology il 18 settembre rivela che i cani con un vocabolario di nomi di giocattoli – noti come Gifted Word Learners – possono estendere le etichette apprese a oggetti completamente nuovi, non perché gli oggetti si assomigliano, ma perché vengono usati nello stesso modo.

Cani che apprendono le parole con talento

Negli esseri umani, l'”estensione delle etichette” è una pietra miliare dello sviluppo precoce del linguaggio. Nei non umani, finora era stata documentata solo in pochi animali cosiddetti addestrati al linguaggio, dopo anni di addestramento intensivo in cattività.

Ma imparare ad estendere le etichette agli oggetti che condividono la stessa funzione, piuttosto che le somiglianze visive, è considerata un’abilità ancora più complessa. Un bambino impara che la parola “tazza” può essere applicata a tazze, tumbler e tazzine, o che sia un cucchiaio che un mestolo sono “per versare”. Mentre gli individui di molte specie animali possono raggruppare gli oggetti in base all’aspetto, l’estensione di un’etichetta appresa a un oggetto funzionalmente simile ma visivamente diverso è stata a lungo considerata un’abilità avanzata.

Il tempo e gli sforzi necessari per addestrare gli animali in cattività ad apprendere le etichette verbali, nonché il numero molto limitato di soggetti che hanno acquisito con successo tale vocabolario, hanno finora limitato la fattibilità di questo tipo di ricerca.

German shepherd dog
Fonte: depositphotos.com

Ma ecco il colpo di scena! “I cani Gifted Word Learner offrono una possibilità unica di studiare questo fenomeno, perché imparano rapidamente le etichette verbali – i nomi dei giocattoli – durante le interazioni naturali nelle loro famiglie umane”, ha detto la dottoressa Claudia Fugazza, autrice principale dello studio.

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“I nostri risultati dimostrano che questi cani non si limitano a memorizzare i nomi degli oggetti”, continua la dottoressa Fugazza. “Capiscono il significato di queste etichette abbastanza bene da applicarle a nuovi giocattoli dall’aspetto molto diverso, riconoscendo a cosa servivano i giocattoli”.

https://youtu.be/8_NbCYAWSfU

Un esperimento basato sul gioco

I ricercatori del Dipartimento di Etologia dell’Università Eötvös Lorand hanno testato 7 cani Gifted Word Learner (sei Border collie e un Blue heeler), noti per la loro insolita capacità di imparare i nomi di decine di giocattoli in modo naturale, attraverso il gioco quotidiano.

L’esperimento prevedeva quattro fasi, tutte condotte in un ambiente naturale, a casa del proprietario di ciascun cane, durante le interazioni ludiche:

Nella prima fase, quella dell’apprendimento, i cani hanno imparato due nuove etichette, come “Tirare” e “Prendere”, ognuna delle quali si riferiva non a un singolo oggetto, ma a un gruppo di giocattoli dall’aspetto completamente diverso, ma che venivano usati nello stesso modo durante il gioco (tirare o recuperare).

In secondo luogo, durante una valutazione formale , i cani hanno dimostrato di aver appreso con successo queste etichette e di essere in grado di scegliere in modo appropriato i “Tira” e i “Prendi” quando gli è stato chiesto.

La parte cruciale dell’esperimento si è svolta dopo questa Valutazione: nella Fase di Generalizzazione, i cani sono stati introdotti a nuovi giocattoli, anch’essi con caratteristiche fisiche diverse, e il proprietario ha giocato negli stessi due modi di prima, ma questa volta non dicendo etichette.

Test – Quando è stato chiesto di “tirare” o “prendere”, i cani hanno selezionato il giocattolo corretto senza etichetta in modo significativamente superiore al caso, indicando che avevano generalizzato le etichette a una categoria funzionale.

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Perché questo è importante

Lo studio fornisce la prima prova che i cani sono in grado di generalizzare le etichette verbali alle categorie funzionali durante le interazioni ludiche di tipo naturale nelle loro famiglie umane – rispecchiando, in termini funzionali, il contesto naturale dello sviluppo del linguaggio umano.

“Questa capacità dimostra che la classificazione legata alle etichette verbali può emergere in specie non umane e non linguistiche che vivono in contesti naturali”, ha detto il dottor Ádám Miklósi, coautore dello studio. “Apre nuove strade interessanti per studiare come le abilità legate al linguaggio possano evolversi e funzionare al di là della nostra specie”.

Aspetti salienti

  • I cani hanno esteso le etichette verbali a oggetti che condividevano solo proprietà funzionali, non l’aspetto.
  • L’abilità è emersa in modo naturale attraverso il gioco con i proprietari – non è stato necessario un addestramento formale.
  • Sebbene non si conoscano i meccanismi di questo apprendimento, il contesto in cui avviene presenta un sorprendente parallelo con quello dei neonati umani: la vita quotidiana in una famiglia umana.
  • Lo studio di queste abilità in una specie non umana nel suo ambiente naturale apre la strada alla comprensione di come si sono evolute e funzionano le abilità legate al linguaggio.

Immagine in evidenza: depositphotos.com

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