Camera degli avvocati “scioccata” dalle accuse rivolte al presidente ungherese

La Camera degli avvocati ungheresi (Magyar Ügyvédi Kamara) ha affermato che è stata una “shocked” che un partito politico abbia definito il presidente Tamás Sulyok una “common criminal” e un “servant of the land mafia” rispetto al suo precedente lavoro di avvocato.
In un dichiarazione lunedì la Camera ha affermato che è profondamente preoccupante che gli attori politici della “, nel vivo delle battaglie politiche, revochino accuse che danneggiano gravemente la fiducia del pubblico non solo nella carica di presidente ma anche nella professione legale.
La Camera si è detta convinta che il lavoro di Sulyok come avvocato sia stato tenuto in grande stima pubblica”. Ha aggiunto che il presidente si è sempre schierato a favore degli avvocati e dell’indipendenza della Camera nel suo lavoro accademico e durante il suo periodo come giudice della Corte costituzionale, che considerava pilastri fondamentali dello stato di diritto e della fiducia pubblica.
Hanno detto che questa fiducia pubblica è stata “attaccata con le suddette dure dichiarazioni.” Hanno aggiunto che la Camera degli avvocati ha sempre intrapreso le azioni necessarie contro gli avvocati che hanno violato le leggi o le regole etiche che li riguardano e avrebbe anche agito contro gli attacchi “indegni” compiuti contro gli avvocati nell’interesse di tutelare la fiducia del pubblico nella professione.
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