Centro culturale islamico da costruire a Budapest

Il sito web islamico iszlam.com ha condiviso il video di un gigantesco edificio che si dice raffiguri una moschea e un centro culturale islamico progettato dal Ministero turco degli affari religiosi per essere costruito a Budapest. Un video sui grandiosi piani può essere trovato sul canale YouTube dell’organizzazione turca Turchia Diyanet Vakfi, ha riferito vigyazo.blog.hu.

La moschea che si trova tra i quattro grandi minareti e i diversi ettari appartenenti al complesso edilizio non sarebbe solo il più grande centro religioso musulmano dell’Ungheria, ma anche quello europeo.

Attualmente non esiste un luogo considerato adatto sia dal partito ungherese che da quello turco per costruire la grande moschea progettata e finanziata dal ministero turco degli affari religiosi a Budapest, ha affermato il sindaco della capitale István Tarlós, aggiungendo che ci sono discussioni regolari tra i funzionari municipali e l’ambasciata turca, e la questione della moschea è già stata sollevata, ma l’idea iniziale di costruirla nel Distretto X, vicino alla stazione finale della linea metropolitana M2 in piazza Örs vezér, è stata cancellata dopo che sia l’autogoverno locale che l’ambasciata hanno fatto marcia indietro. Secondo la gente del posto, il quartiere ospita già grandi strutture di comunità religiose ed etniche e uno sviluppo aggiuntivo sarebbe più di quello che il distretto è in grado di ospitare.

https://www.youtube.com/watch?v=qRGyFrEAwBE

Tuttavia, secondo vigyazo.blog.hu, l’area è diventata inadatta perché il governo l’ha destinata alla candidatura olimpica del paese per il 2024.

In precedenza, commentando la moschea progettata, il primo ministro Viktor Orbán aveva sottolineato che molti del gran numero di studenti universitari stranieri che studiano in Ungheria sono di fede islamica e attualmente non sono in grado di praticare la propria religione mentre sono in Ungheria.

La Turchia considera gli aiuti concessi alla costruzione del complesso della moschea come parte della diplomazia religiosa e negli ultimi anni ha lanciato un programma su larga scala nei Balcani.

basato sull’articolo di vigyazo.blog.hu
tradotto da Gábor Hajnal

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