Commemorazione: partigiani jugoslavi assassinarono decine di migliaia di ungheresi
Domenica nel villaggio di Curug (Csúrog), nel nord della Serbia, si è tenuta una commemorazione in onore degli ungheresi massacrati dai partigiani jugoslavi in Vojvodina nel 1944-45.
Árpád Fremond, che dirige il Consiglio nazionale ungherese della Vojvodina, ha affermato che ricordare le vittime innocenti e disarmate è importante per evitare che tali eventi si ripetano.
Júlia Teleki, sopravvissuta al massacro in cui si stima siano morti almeno 20.000 ungheresi a Curug e negli insediamenti vicini, ha osservato che il ricordo di quegli eventi era stato proibito per molto tempo.
Un memoriale alle vittime è stato allestito a Curug nel 2013, alla presenza dell’allora presidente ungherese János Áder e del suo omologo serbo Tomislav Nikolic.
Il governo serbo ha annullato una risoluzione sulla colpevolezza collettiva degli abitanti di Curug, Mosorin (Mozsor) e Zabalj (Zsablya) nel 2014, sette decenni dopo il massacro.
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