Confine austro-ungarico chiuso: interviene il difensore civico

Il difensore civico per i diritti fondamentali ha chiesto al suo omologo austriaco di trovare una soluzione accettabile sia per gli ungheresi che per gli austriaci riguardo all’utilizzo di una strada che colleghi Ágfalva e Schattendorf (Somfalva).

Ákos Kozma ha scritto a Gaby Schwarz, capo dell’ufficio del difensore civico austriaco, ha detto martedì il suo ufficio. Ciò è avvenuto in reazione al fatto che i cittadini ungheresi lo avevano contattato in merito alla chiusura della strada che collega i due villaggi, ha detto Kozma in una nota.

Si sono lamentati del fatto che il consiglio locale di Austria inizialmente aveva bloccato l’uso dei veicoli sulla strada costruita con il cofinanziamento dell’Unione Europea nelle ore mattutine e serali, impedendo agli ungheresi di recarsi in Austria per lavoro in auto. Dal 1 marzo la strada è stata completamente bloccata per i veicoli, si legge nel comunicato.

Leggi anche:

  • Nuovi scontri attesi con l’Austria perché il governo vorrebbe estromettere le aziende straniere dall’Ungheria in un settore specifico Leggi di più QUI

Dal 1° luglio il consiglio locale di Schattendorf consente nuovamente l’uso della strada ma solo sulla base di richieste individuali, dietro compenso, ha aggiunto Le restrizioni all’uso della strada da parte dei cittadini ungheresi possono costituire una violazione del diritto alla libera circolazione delle persone e del lavoro, un diritto fondamentale dell’UE, quindi Kozma ha chiesto a Schwarz se il suo ufficio avesse esaminato le misure introdotte da Schattendorf Se tale esame non è stato avviato, il difensore civico ungherese chiederà al suo omologo austriaco di avviarne uno, si legge nella nota.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *