Coppia curda condannata per finanziamento del terrorismo in Ungheria

Il tribunale di Szeged, nel sud dell’Ungheria, giovedì ha condannato due cittadini curdi a due anni di carcere e li ha espulsi dall’Ungheria per otto anni per aver finanziato attività terroristiche.

L’uomo condannato e sua moglie erano membri del fuorilegge Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) nel nord dell’Iraq, classificato come a organizzazione terroristica.

La corte ha inoltre stabilito che gli imputati dovrebbero essere espulsi dall’Ungheria dopo aver scontato la pena e, per quanto riguarda il tempo trascorso in custodia cautelare, potrebbero essere espulsi immediatamente.

L’uomo aveva lavorato per il PKK gestendo compiti logistici come volontario dal 2009 La donna è entrata nel PKK nel 2010, all’età di 15 anni, e ha incontrato il suo futuro marito nel 2014, in Siria Nonostante le minacce dell’organizzazione sono fuggiti e si sono sposati in Iraq l’anno successivo.

La coppia è arrivata al confine ungherese nel dicembre 2017, aiutata da trafficanti di esseri umani, hanno chiesto asilo ma sono stati detenuti nel marzo dello scorso anno.

Nella sua motivazione alla sentenza, la corte ha citato la giovane età degli imputati, la natura delle loro attività nel PKK e che erano stati minacciati di ritorsioni da parte di tale organizzazione, e ha fissato i loro termini ben al di sotto della revoca il minimo di cinque anni previsto dalla legge. Il tribunale ha interrotto la loro detenzione perché avevano già scontato la pena minima prima di poter richiedere la libertà condizionale.

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