Coronavirus Il ministro ungherese dell’agricoltura chiede una revisione urgente da parte della CE delle condizioni di importazione del pollame
Il ministro dell’Agricoltura István Nagy ha chiesto al commissario europeo per il Commercio Phil Hogan una revisione urgente da parte della CE delle condizioni di importazione di pollame da paesi terzi al fine di ridurre al minimo l’impatto negativo della nuova epidemia di coronavirus nel settore.
Nagy ha affermato nella sua lettera che le restrizioni temporanee adottate nel turismo, nella ristorazione e nel settore dell’ospitalità (HORECA) hanno richiesto la rapida riorganizzazione delle vendite agricole dal settore dei servizi alla vendita al dettaglio, ha affermato il ministero in una nota. La domanda di prodotti ad alto valore aggiunto e stagionali si è spostata verso prodotti alimentari non deperibili, il che ha comportato una temporanea perdita di consumo in uno dei maggiori mercati agricoli, il settore HORECA, ha aggiunto.
Parallelamente al calo della domanda sui mercati europei, sono arrivate nell’UE importazioni significative da paesi terzi, con conseguente accumulo di scorte e eccesso di offerta in alcune aree, ha affermato il ministero citando Nagy.
L’eccesso di offerta ha avuto un effetto negativo, soprattutto sulla catena dei prodotti avicoli, e le sue conseguenze sono già arrivate ai produttori, ha aggiunto.
“Nell’interesse di prevenire perdite a lungo termine nel settore del pollame, oltre a misure immediate di mercato, è necessaria un’ulteriore azione rapida, ha affermato il ministro.
“Ciò richiede tuttavia un riesame urgente da parte della Commissione delle condizioni allegate alle importazioni provenienti da paesi terzi, ha aggiunto.
Secondo lui un adeguamento temporaneo della quantità di importazioni provenienti da paesi terzi potrebbe contribuire a raggiungere uno stato di equilibrio sul mercato interno e la creazione di condizioni di concorrenza paritarie per la produzione interna.”