Corte europea: l’Ungheria non rispetta l’aumento delle accise sul tabacco
L’Ungheria non ha rispettato le normative dell’Unione Europea mantenendo l’accisa sui prodotti del tabacco al di sotto della soglia richiesta, ha detto giovedì la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE).
La Commissione europea si è rivolta alla CGUE nell’ottobre 2019 con la denuncia che l’Ungheria non era riuscita ad aumentare gradualmente l’accisa sui prodotti del tabacco alla soglia richiesta entro la scadenza del 31 dicembre 2017.
Secondo le linee guida dell’UE, l’accisa sui prodotti del tabacco deve raggiungere il 60 per cento del prezzo medio al dettaglio ma almeno 90 euro per 1.000 sigarette Il rapporto del 60 per cento non si applica ai prezzi superiori a 115 euro per 1.000 sigarette.
La CE ha affermato che l’Ungheria non è riuscita a raggiungere tale soglia nel 2017 o negli anni successivi fino a quando non è stata intentata la causa, distorcendo la concorrenza all’interno del blocco e violando le norme UE sulla protezione della salute.
Giovedì la CGUE ha accolto l’affermazione della CE secondo cui l’Ungheria non ha rispettato le normative UE.

