Cos’è l’Epifania e cosa fanno oggi gli ungheresi?

Epifania o come la chiamiamo in Ungheria, vízkereszt è il 6th giorno del nuovo anno e secondo giorno santo cristiano più antico dopo Natale.
L’epifania proviene dal greco “epiphaneia” che significa “appearance” o “to appeare” La parola stessa appare più volte sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento ogni volta che Dio fa la sua comparsa o c’è qualsiasi tipo di manifestazione a lui collegata Nella liturgia si usa l’espressione greca Epiphania Domini, che letteralmente significa l’apparizione di Dio o l’apparizione del nostro Dio.

La festa stessa collega i tre momenti dell’apparizione di Gesù Cristo: l’arrivo dei saggi d’Oriente, il battesimo di Gesù nel fiume Giordano e il suo primo miracolo di trasformare l’acqua in vino alle Nozze di Cana.
La parola ungherese di vízkereszt, tuttavia, deriva dal rituale della consacrazione dell’acqua.
Tutte queste origini si differenziarono un pò in base alla regione in cui si vive In Oriente, divenne importante il battesimo di Gesù Cristo, in quanto ad esso si riferisce anche la consacrazione dell’acqua, in Occidente invece acquistò importanza l’arrivo dei tre saggi d’Oriente, tanto che la Chiesa cattolica romana celebra questa parte della festa solo il 6th di gennaio, dal Concilio Vaticano II Tutti gli altri aspetti dell’Epifania sono stati spostati in giorni diversi per essere celebrati.
L’Epifania è anche l’ultimo giorno delle festività natalizie, il giorno semi-ufficiale per smantellare l’albero di Natale in Ungheria, essendo l’unica tradizione al giorno d’oggi legata alla 6th di gennaio, a cui segue poi il Stagione Carnevale.
In Ungheria, il vangelo dell’ungherese vízkereszt racconta la storia che compie 30 anni e va al fiume Giordano per essere battezzato da Giovanni Battista Quello fu il punto della sua vita in cui iniziò a insegnare agli altri e a diffondere il santo messaggio Commemoriamo il suo battesimo, quindi in questo giorno vengono consacrati, battezzati, per lo più i fiumi Giordano e Nilo scrive borsonline.hu.

Nelle culture cristiane l’Epifania è il giorno dei santi battesimi, quando la chiesa cattolica consacrava l’incenso e l’acqua, quest’ultima veniva portata a casa dalla chiesa in quanto ritenevano avesse proprietà curative Così veniva usata per ogni genere di malattia.
L’atto di consacrare l’acqua ha molta più importanza in Ungheria del battesimo di Gesù poiché il fulcro di esso è l’acqua stessa che ha un certo potere purificatore.
Non solo per curare le malattie ma anche per sbarazzarsi di Satana e tenere lontane le forze del male L’acqua santa una volta faceva parte di tutta la vita delle persone, L’hanno spruzzata sulla culla, sulla sposa e sulla bara L’hanno tenuta in un barattolo o in una grande brocca fino al prossimo gennaio e tutto ciò che era rimasto è stato versato nel pozzo per mantenere sana la sua acqua.
Non solo l’acqua veniva consacrata ma quasi tutto con l’acqua santa Le case venivano schizzate, agli animali veniva data quest’acqua per mantenerli sani durante tutto l’anno Ogni singolo membro della famiglia doveva prendere qualche sorso dal barattolo grande per evitare il mal di gola, e se lo pigiavano addosso per non ammalarsi o per impedire un incantesimo che poteva essere fatto su di loro nel corso dell’anno L’Epifania era anche il giorno per battezzare gli adulti, a parte la vigilia di Pasqua.

