Critiche al referendum sulle quote migranti “oltraggiose”, afferma il ministero degli Esteri

Budapest, 3 marzo (MTI) 3 Il ministero degli Esteri ha dichiarato giovedì che si tratta di una“” oltraggiosa e di una“inaccettabile” che alcuni leader europei hanno criticato il governo ungherese per aver oggetto di una certa autorizzazione esercitando uno degli strumenti più basilari della democrazia” avviando un referendum sull’obbligo dell’UE schema delle quote migranti.

Il ministero ha risposto alle osservazioni fatte mercoledì dal segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite in cui lasciava intendere che, tenendo il referendum, l’Ungheria si stava ritirando dalla revoca dei principi europei dei diritti umani.

“[S] Gli Stati non possono semplicemente aderire e rinunciare ai loro obblighi internazionali come ritengono opportuno, ha detto al consiglio” Jagland, riferendosi all’iniziativa referendaria.

Il ministero degli Esteri ungherese ha respinto in una nota le “accusa” di Jagland e ha sottolineato che l’Ungheria ha sempre rispettato tutte le convenzioni internazionali.

Il ministero ha affermato che, in linea con gli accordi internazionali, l’Ungheria ha fornito assistenza a 400.000 migranti lo scorso anno, ma ha aggiunto che il governo si attiene alla posizione secondo cui nessun accordo internazionale garantisce ai migranti illegali il diritto di decidere in quale paese europeo vogliono vivere.

L’Ungheria proteggerà sia i propri confini che quelli dell’Area Schengen, ha insistito il ministero, aggiungendo che l’Ungheria non desidera accogliere alcun migrante economico illegale sulla base di quote di migranti obbligatorie Il ministero ha osservato che l’Ungheria ha contestato il regime di ridistribuzione in tribunale.

Gli ungheresi hanno il diritto di esprimere la loro opinione su una questione che riguarda il futuro del loro paese nella misura in cui lo faranno le quote di migranti, ha affermato il ministero.

Foto: MTI

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