Due lavoratori ospiti filippini fanno causa all’Ungheria per gli ordini di espulsione

Due lavoratrici ospiti filippine hanno intentato una causa contro la Direzione Generale Nazionale per la Polizia degli Stranieri (OIF), dopo che l’agenzia ha avviato una procedura di espulsione nei loro confronti. I casi hanno attirato un’ampia attenzione, in quanto una delle donne è sposata con un uomo ungherese e ha recentemente dato alla luce il loro bambino, mentre l’altra è incinta.

Dovendo affrontare la separazione dalla sua famiglia

La prima donna è arrivata in Ungheria due anni fa come lavoratrice ospite. L’anno scorso si è sposata e il suo bambino è nato di recente. Nonostante questo, a luglio ha ricevuto un avviso di espulsione dall’OIF: deve lasciare il Paese entro 30 giorni. Se non si adegua, rischia l’espulsione forzata, anche se ora ha una famiglia ungherese.

Filipina Woman Deportation Hungarian Authorities Infant Child
Nonostante abbia sposato uno sviluppatore di software ungherese, Péter, e abbia dato alla luce il loro bambino, a Rena è stato ordinato di lasciare l’Ungheria. Illustrazione. Foto: depositphotos.com

Il prezzo della gravidanza: Revoca della residenza

Il caso della seconda donna è altrettanto allarmante. Dopo aver informato il suo datore di lavoro di essere incinta, le è stato detto che sarebbe stata messa in congedo medico. Questo ha innescato il processo di espulsione: il suo permesso di soggiorno è stato revocato, ed è seguita una decisione formale di espulsione, secondo 24.hu.

Il costo di una scappatoia legale: Lavoro o niente

La legge ungherese concede ai lavoratori ospiti il permesso di soggiorno specificamente allo scopo di “svolgere un lavoro effettivo”. Se un datore di lavoro segnala che il lavoratore non è in grado di lavorare a causa di una malattia, di un infortunio o di un parto, può essere avviato un processo legale che può portare all’espulsione, riferisce Telex. In genere si inizia con la revoca del permesso di soggiorno, seguita dall’espulsione.

Non si tratta di incidenti isolati

L’OIF ha confermato che attualmente sono in corso due cause legali, entrambe avviate da cittadini filippini. Una contesta la revoca del permesso di soggiorno; l’altra, la legalità di un ordine di espulsione. Entrambe le cause si basano sugli stessi regolamenti, che potrebbero interessare molti lavoratori ospiti, soprattutto quelli temporaneamente impossibilitati a lavorare.

Migliaia di persone potrebbero essere colpite

I dati ufficiali mostrano che circa 12.500 cittadini filippini sono attualmente in possesso di un permesso di residenza ungherese valido per motivi di lavoro. Resta da vedere quanti altri potrebbero trovarsi in circostanze simili se la legge rimarrà invariata.

Articoli correlati:

Per leggere o condividere questo articolo in ungherese, clicchi qui: Helló Magyar

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *