Due uomini ungheresi giudicati colpevoli nel caso di omicidio degli anni ’90

Giovedì la Corte d’Appello di Budapest ha confermato le condanne al carcere di Tamás Gyárfás, ex capo della federazione ungherese di nuoto, e Tamas Portik, ex capo di una compagnia petrolifera coinvolta in affari illeciti negli anni Novanta, per il loro coinvolgimento nell’omicidio del magnate dei media ungherese János Fenyő nel 1998.
Sia Gyárfás che Portik sono stati giudicati colpevoli di istigazione all’omicidio. Gyárfás, riconosciuto colpevole di complicità nel caso dal tribunale di primo grado l’anno scorso, è stato condannato a sette anni di carcere di massima sicurezza e Portik all’ergastolo. Nel caso di Gyárfás, il tribunale ha modificato la sentenza di primo grado omettendo una data quanto prima possibile per la sua libertà condizionale.
Secondo il verdetto, Gyárfás incaricò Portik di uccidere Feny the, il suo rivale in affari. Portik assunse il criminale slovacco Jozef Rohac per compiere l’omicidio, che poi uccise Feny l’11 febbraio 1998.
Leggi anche:

