Elezioni 2018 2018 Karácsony promette pensione di 13° mese, tagli alle tasse sui servizi pubblici

Se l’alleanza di opposizione Socialisti-Párbeszéd formerà il governo dopo le elezioni generali di aprile, verrà attuato un programma globale di aumento salariale, verranno introdotte pensioni al 13° mese e tagliate le tasse sui servizi pubblici, ha detto sabato il candidato primo ministro Gergely Karácsony.

Verrà istituita un’autorità anticorruzione per affrontare la questione del furto di denaro pubblico e tutte le risorse dell’Unione europea saranno spese per l’istruzione, l’assistenza sanitaria e migliori standard di vita, ha detto Karácsony in una conferenza stampa.

Ha promesso di raddoppiare le pensioni di base e di garantire gradualmente che nessun pensionato riceva meno di 100.000 fiorini (320 euro) al mese.

Karácsony ha anche promesso di rendere l’assistenza sanitaria di qualità accessibile a tutti e di attuare una riforma globale dell’istruzione, compresi i primi diplomi gratuiti e un maggiore riconoscimento per gli insegnanti.

Ha detto che il governo avrebbe posto fine all’aliquota fissa dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, esentando nuovamente il salario minimo dalle tasse che si tradurrebbe in 20.000-30.000 fiorini mensili extra per due terzi delle persone che svolgono un lavoro Ha promesso di imporre tasse sui ricavi delle società offshore, persone che possiedono grandi ricchezze e aziende che inquinano l’ambiente.

Karácsony ha detto famiglie“i costi dei servizi pubblici verrebbero dimezzati riducendo i prezzi del gas e dell’elettricità e attuando sistemi di isolamento domestico dalle risorse dell’UE.

Ha promesso di raddoppiare i benefici familiari e aumentare le opportunità per le PMI.

Karácsony ha annunciato che si terrà un referendum sull’annullamento dell’attuale costituzione e sulla stesura di una nuova costituzione con il coinvolgimento del pubblico.

In risposta, un portavoce di Fidesz ha detto a MTI che il candidato “PM della mafia di sinistra” non aveva parlato del suo approccio alla migrazione, “la questione più cruciale affrontata da Ungheria”.

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Imre Puskás ha citato Karácsony che nel 2015 aveva affermato che la recinzione lungo il confine meridionale dell’Ungheria dovrebbe essere smantellata, che i migranti dovrebbero essere sistemati in strutture pubbliche vuote, comprese le caserme, e che dovrebbe essere trovata una soluzione europea comune per gestire l’immigrazione.

Foto: MTI

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