Esploriamo Andrássy Avenue di Budapest praticamente FOTO

Mentre tutti restano a casa in mezzo alla pandemia di coronavirus, il mondo si sta ripristinando Mentre la natura prende fiato, le grandi città appaiono molto diverse rispetto a quando sono piene di gente.

Andrássy Avenue fu inizialmente costruita in modo che Király Street non fosse così trafficata. Il Consiglio dei Lavori Pubblici di Budapest decise di costruire strade che portassero dal centro della città di Pest alla sua periferia nel 1870. Nel 1872 iniziò la costruzione di quella che oggi è Andrássy Avenue, che fu terminata nel 1884, e nel 1885 tutti i 115 edifici sul viale erano in piedi. Originariamente la strada sarebbe iniziata con il Ponte delle Catene; tuttavia dovette cambiare percorso perché la costruzione della Basilica era già iniziata.
La strada è divisa in tre parti La prima è piena di alti palazzi, la seconda ha case da due a tre piani e la terza ha case con giardini in un ambiente più ventilato Queste parti sono separate da Oktogon e Kodály Circus.

La strada ha avuto cambi di nome nel corso della storia In origine, si chiamava Sugár út (Viale) fino al 1885, poi si chiamava Andrássy Avenue dal 1949-56, e poi di nuovo dal 1990 fino ai giorni nostri Tra il 1956-90, si chiamava Népköztársaság útja (Viale della Repubblica Popolare) Gli edifici sulla strada rappresentano bene questi diversi decenni nei loro vari stili neoclassicisti e neorinascimentali.
L’Opera aveva le tecnologie più avanzate dell’epoca e fu il primo teatro del paese ad avere una cortina di ferro ed estintori.
C’erano caffè nella parte anteriore di tutti gli edifici fino a Oktogon fino alla seconda guerra mondiale. Anche la base di Endre Ady era qui, chiamata Három Holló (Tre corvi). Si dice che avesse uno spazio separato per creare e scrivere.
Il primo club Somossy Orfeum, a Pest, aprì in Nagymez Street, soprannominato Pest’s Broadway, alla fine del XIX secolo Nelle vicinanze, si possono trovare molti luoghi iconici come l’Arizona e la grande Casa dei Fotografi Ungherese, chiamata oggi Thália o Máulin Rouge.
Il grande magazzino parigino, che è stato costruito nel 1910, ora dà sede a una libreria Alexandra e ospita anche un caffè letterario, mentre all’ultimo piano, c’è una Galleria parigina e Salone degli artisti 360 Bar aperto sul tetto dell’edificio.

La famigerata Casa del Terrore si trova anche al 60 Andrássy Avenue L’edificio ora funziona come un museo, che porta i suoi visitatori in un viaggio terrificante di ciò che era accaduto lì e funge anche da memoriale di tutti coloro che sono caduti vittime delle dittature del 20° secolo.
Dall’altra parte della strada si trovano le vecchie case di Ferenc Liszt e Ferenc Erkel, e un po’ più in basso, dopo il Circo di Kodály, si trova la vecchia casa di Zoltán Kodály. Viveva nell’edificio 87-89.
L’ultimo pezzo del viale arriva fino a Városliget (Parco della città) Le case che merlettano questa parte del viale sono tutte costruite in stile neorinascimentale, neobarocco e vittoriano Sul bordo di Dózsa György Street sorge un altro edificio storico, dove Imre Nagy cercò rifugio il 4 novembre 1956 L’edificio ha caratteristiche uniche indiane e moresche.






