Il piano dell'UE mira a riaprire i confini per il turismo estivo in mezzo alla pandemia
La Commissione europea ha offerto mercoledì un pacchetto turismo e trasporti, con l'obiettivo di fornire una guida agli Stati membri dell'Unione Europea (UE) per revocare gradualmente le restrizioni di viaggio interne e riaprire il turismo, due mesi dopo l'introduzione di misure rigorose per contenere il COVID-19.
Il pacchetto comprendeva una strategia generale per la ripresa futura, un approccio comune per ripristinare la libera circolazione all'interno dell'UE, un quadro per sostenere il graduale ripristino di un trasporto sicuro, una raccomandazione volta a proteggere i diritti dei consumatori in merito ai viaggi annullati a causa della pandemia e criteri per il ripristino delle attività turistiche garantendo nel contempo la sicurezza sanitaria.
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La guida è stata formulata per "offrire alle persone la possibilità di riposarsi, rilassarsi e respirare aria fresca di cui hanno bisogno" e per consentire alle persone di visitare i propri amici e familiari all'interno dell'UE, ha affermato la commissione in una nota.
Mirava inoltre ad aiutare il turismo dell'UE, uno dei settori più colpiti, a riprendersi dalla pandemia sostenendo le imprese.
Nel frattempo, l'intento dichiarato era quello di garantire che l'Europa continuasse a essere la destinazione prioritaria per i visitatori locali.
“Non sai cosa hai finché non è sparito. E penso che questo sia il caso della libera circolazione", ha affermato Ylva Johansson, commissario Ue per gli Affari interni, riferendosi ai controlli alle frontiere introdotti da alcuni Stati membri dell'UE in una fase iniziale della pandemia, nonostante lo scoraggiamento delle autorità sanitarie.
La maggior parte dei controlli è ancora valida fino a metà maggio, secondo un sito web della Commissione che monitora la situazione.
In una videoconferenza stampa congiunta mercoledì, Johansson ha proposto l'approccio comune che comprende tre fasi. Nella fase zero, i lavoratori dei trasporti, frontalieri, distaccati e stagionali dovrebbero poter accedere al proprio lavoro. Nella prima fase, il transito regolare dovrebbe essere facilitato per i professionisti e per motivi personali, nonché per il turismo. Nella fase due, i viaggi a tutti gli effetti dovrebbero essere consentiti in tutto il blocco.
Pur non fornendo tempi per l'ingresso nella fase uno, il commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ha affermato che dovrebbe essere adottato un approccio coordinato avviando "l'eliminazione delle restrizioni tra aree o Stati membri con situazioni epidemiologiche sufficientemente simili".
Ha fornito alcuni criteri come precondizioni per la riapertura dei viaggi che includono la garanzia di prove epidemiologiche, la presenza di una capacità del sistema sanitario sufficiente per la popolazione locale e i turisti, una solida sorveglianza e monitoraggio, capacità di test e tracciamento dei contatti.
"Questa estate non sarà un'estate come tutte le altre e dovremo adattarci alla nuova realtà", ha detto Kyriakides ai giornalisti.
Ha chiesto un modo responsabile per allentare le restrizioni: "Non dobbiamo mai dimenticare tutti i sacrifici che i cittadini hanno preso negli ultimi mesi in termini di cambiamento nella loro vita quotidiana".
La Commissione ha rassicurato il suo sostegno all'industria del turismo e si è offerta di promuovere sistemi di buoni di patrocinio attraverso i quali i consumatori possono sostenere le loro attività turistiche locali preferite. Promuoverebbe anche destinazioni europee meno conosciute.
"È probabile che a causa della recente crisi epidemica, il turismo interno e all'interno dell'UE prevarrà nel breve termine", ha affermato la Commissione.
La Commissione ha affermato che organizzerà una convenzione europea sul turismo, non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno.
Fonte: Xinhua
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