eurodeputato Gyöngyösi: In difesa dell’automobilismo

I pensieri dell’eurodeputato Márton Gyöngyösi (non allegati) tramite comunicato stampa:
A tutti noi è stato insegnato a scuola che l’ascesa del mondo occidentale, con l’Europa al suo interno, è dovuta in gran parte alla presenza simultanea di condizioni chiave per il progresso come i diritti individuali, compreso il diritto alla libertà di movimento, alla libertà di ricerca e all’apertura allo sviluppo.
Nell’Europa di oggi, anche coloro che vivono in relative difficoltà godono ancora di molta più sicurezza e benessere rispetto a centocinquanta anni fa.
Tuttavia, la diffusione dei benefici e dello stile di vita occidentale fa sì che sempre più persone dimentichino come sarebbe il mondo senza queste conquiste tecnologiche. L’Unione Europea dispone di diverse forze politiche che fanno affidamento su uno stato di natura idealizzato e inesistente per far sentire le persone in colpa per aver voluto godere dei frutti del proprio lavoro, vivere in condizioni confortevoli o addirittura per aver osato recarsi al lavoro.
Fingendosi progressisti e verdi nel loro ingenuo idealismo, i politici della sinistra dello stile di vita “ utilizzano i sublimi principi della conservazione della natura per negare i risultati del progresso tecnologico e, forse inconsapevolmente, attaccare la libertà e l’uguaglianza dei popoli europei.
Mettendo gli occhi sul facile bersaglio delle automobili, chiedendo di imporre tasse eccessive sulla congestione e vietando insensatamente le auto dalle città e persino i motori a combustione interna in generale, avrebbero riportato la società al punto da cui avevamo interrotto 200 anni fa. Ci sarebbero gli abitanti privilegiati delle città che vivrebbero vicino ai lavori più pagati e formerebbero una nuova aristocrazia, mentre altri che si creerebbero una casa nel paese e un po’ più lontano dal centro verrebbero semplicemente spinti verso la periferia.
Sono convinto che la mobilità e l’automobilismo non siano solo questioni ambientali ma anche economiche e culturali.
I prossimi anni vedranno svolgersi una feroce lotta tra coloro che sono pronti a limitare i diritti umani più fondamentali sulla base della conservazione della natura e coloro che preferirebbero seguire un approccio equilibrato, lottando per soluzioni sensate e realistiche pur continuando a prendere gli aspetti negativi della tecnologia. progresso in considerazione.
Come politico conservatore di centrodestra, credo che coloro che mirano a rendere le condizioni tecnologiche di utilizzo dell’auto più costose e meno accessibili stiano effettivamente lavorando contro la libertà delle persone.
Vietare i motori a benzina e diesel invece di migliorarli ridurrebbe la mobilità personale al privilegio di una piccola élite, trasformando così milioni di europei in cittadini di seconda classe Non dobbiamo lasciare che ciò accada.
Le forze politiche responsabili si sforzano sempre di trovare un equilibrio e uno sviluppo armonioso Desidero seguire questo percorso prudente Questo è il motivo per cui mi oppongo alle restrizioni politiche dello sviluppo tecnologico, e sostengo il diritto delle persone di scegliere liberamente quando e come vogliono cambiare la loro posizione L’automobile è ancora il dispositivo più universale mai inventato per tale scopo.
Disclaimer: l’unica responsabilità per le opinioni dichiarate spetta all’autore (s) Queste opinioni non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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