Ferrovie dello Stato ungheresi in difficoltà, il funzionamento potrebbe diventare non finanziabile

MÁV Ferrovie dello Stato Ungheresi Zrt. è in grossi guai, le sue operazioni potrebbero diventare non finanziabili in autunno.

MÁV chiede aiuto al governo

MÁV ha chiesto l’aiuto del Ministero dei Trasporti per raccogliere fondi per le sue spese aggiuntive fino a 200 miliardi di fiorini (498 milioni di euro) quest’anno e nel 2023 Rapporti VG.hu. Gli oneri della società statale sono aumentati principalmente a causa dell’impennata dei prezzi dell’elettricità Senza l’aiuto del governo, le sue operazioni potrebbero diventare non finanziabili entro l’inizio dell’autunno.

Il gruppo MÁV aveva già calcolato un aumento dei costi dell’elettricità e del carburante nella pianificazione dello scorso anno riferisce napi.hu. Tuttavia, i dati effettivi mostrano un aumento più drammatico del previsto VG.hu comprende che i costi energetici effettivi della filiale di trasporto passeggeri MÁV-Start Zrt. nella prima metà dell’anno erano quasi quattro volte superiori rispetto a un anno prima.

I problemi della compagnia ferroviaria sono aggravati dal calo ma ancora evidente dell’impatto dell’epidemia sulle entrate e sulle spese per la difesa, o dai crescenti interessi dovuti alla guerra prolungata.

L’azienda ha fatto risparmi ma non bastano

Sebbene l’azienda abbia realizzato risparmi significativi ridimensionando e riprogrammando alcuni dei suoi sviluppi e investimenti razionalizzando al tempo stesso i costi operativi, queste misure non possono compensare l’esplosione dei prezzi dell’energia, scrive VG.hu. Affidarsi solo alle risorse a sua disposizione potrebbe, secondo il portale di notizie, rendere le operazioni della compagnia ferroviaria non finanziabili già all’inizio dell’autunno.

Il gruppo chiede al ministero di intervenire per raccogliere fino a 200 miliardi di fiorini di finanziamenti aggiuntivi quest’anno e il prossimo Ulteriore incertezza viene portata nel sistema dall’iniziativa di sciopero dei macchinisti, con il sindacato che cerca di forzare un aumento di stipendio per compensare gli effetti dell’inflazione dello scorso anno.

L’anno scorso, MÁV Zrt. e le sue tre grandi filiali erano ancora redditizie A quel tempo, era in grado di far fronte alle difficoltà causate dall’epidemia di coronavirus e dal contesto imprenditoriale, ma nel 2021 faceva ancora molto affidamento sul sostegno statale.

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