Fico: Voglio costruire la Slovacchia come Orbán costruisce l’Ungheria

Il Primo Ministro slovacco Robert Fico ha dichiarato che, sebbene molti vorrebbero vedere delle dispute tra i leader di Slovacchia e Ungheria, essi sono impegnati a rafforzare le relazioni slovacco-ungheresi fin dal loro primo incontro. Parlando domenica in occasione del 130° anniversario dell’inaugurazione del Ponte Mária Valéria, che collega Esztergom e Štúrovo, Fico ha dichiarato di voler costruire la Slovacchia nello stesso modo in cui Viktor Orbán costruisce l’Ungheria.
Fico ha sottolineato che il Ponte Mária Valéria non è solo un pezzo di metallo, ma un simbolo della connessione tra le persone. I ponti, come i Paesi, sono costruiti da coloro che vogliono creare e distrutti da coloro che vogliono abbattere.
Ha detto: “Sono venuto tra persone normali e buone”, definendola un’occasione particolarmente significativa, vista la quantità di bugie e di odio con cui “i nostri avversari ci attaccano”, e come molti vorrebbero vedere le dispute tra i Primi Ministri slovacco e ungherese.
Robert Fico ha indicato che condivide l’opinione di Viktor Orbánsecondo cui l’unica soluzione agli attacchi esterni è la sovranità nazionale, che dovrebbe guidare il lavoro quotidiano dei politici che mirano a servire la loro nazione.
Il Primo Ministro slovacco ha anche menzionato l’emendamento alla Costituzione slovacca, che ora definisce il matrimonio come un’unione tra un uomo e una donna, “perché questo è normale”.
La Costituzione stabilisce anche che esistono solo due sessi, maschile e femminile, e che i genitori hanno il diritto di influenzare ciò che viene insegnato ai loro figli, per evitare che le ‘mezze seghe’ facciano loro il lavaggio del cervello.
Ha sottolineato che la disposizione costituzionale più importante è che nelle questioni etiche, morali e nazionali, il diritto nazionale ha la precedenza sul diritto internazionale.
Video dell’evento:
Fico ha espresso il desiderio di rafforzare la cooperazione regionale durante l’imminente presidenza ungherese del V4 e ha offerto una collaborazione, in particolare nell’area dell’approvvigionamento energetico sicuro. Ha sottolineato che nessuno può imporre a un Paese dove si rifornisce di petrolio o gas naturale.
Ha anche dichiarato:
Concorda con Viktor Orbán che il piano politico e ideologico di tagliare completamente fuori il petrolio e il gas russo danneggerà non solo la Slovacchia e l’Ungheria, ma tutta l’Europa.
Fico ha elogiato Orbán per la sua gestione della migrazione illegale, notando che Bruxelles lo attacca e lo umilia invece di apprezzare i suoi sforzi. Ha definito importante la lotta contro la migrazione illegale e il rifiuto delle quote di migranti.
Riguardo alla guerra in Ucraina, ha detto che ci sono solo due Primi Ministri nell’Unione Europea che parlano di pace, “e uno di questi è sicuramente Viktor Orbán”.
Concludendo il suo discorso, Robert Fico ha espresso la speranza che in futuro il Ponte Mária Valéria venga solo riparato, mai più distrutto, e ha promesso che nonostante la difficile situazione finanziaria della Slovacchia, il Paese cercherà di assicurarsi i finanziamenti per un nuovo ponte sul Mária Valéria.

Ádám Hernádi, sindaco di Esztergom, ha detto nel suo discorso: “Questo ponte è il nostro passato comune”. Ha aggiunto che il ponte, che 130 anni fa simboleggiava la modernizzazione e l’approfondimento dei legami, oggi è sinonimo di amicizia, cooperazione di successo e futuro condiviso. Oltre al suo significato fisico ed emotivo, il ponte è anche fondamentale per lo sviluppo economico e culturale della regione.
Eugen Szabó, sindaco di Štúrovo, ha sottolineato che il 130° anniversario segna la fine di un capitolo speciale nella storia del ponte: fino ad oggi, il ponte era più spesso chiuso che aperto, ma da domani i periodi di apertura saranno più lunghi e continueranno a crescere, collegando le due città più frequentemente.
Il Ponte Mária Valéria, che collega l’Isola dei Primati di Esztergom con la città slovacca di Štúrovo, fu inaugurato il 28 settembre 1895. Fu intitolato all’arciduchessa Maria Valeria, la figlia minore dell’imperatore Francesco Giuseppe I e della regina Elisabetta.
Il ponte fu fatto saltare due volte: la prima il 22 luglio 1919, dai legionari cecoslovacchi sul lato di Štúrovo, che fu temporaneamente sostituito da un ponte pedonale, e la seconda il 26 dicembre 1944, dalle truppe tedesche in ritirata, che distrussero le tre campate centrali.
Rimase non riparato per decenni, guadagnandosi il soprannome di “ponte rotto” tra gli abitanti del luogo. Infine, un accordo intergovernativo del 1999 ha aperto la strada alla ricostruzione e il ponte ricostruito è stato inaugurato l’11 ottobre 2001, dal Primo Ministro slovacco Mikuláš Dzurinda, dal Primo Ministro ungherese Viktor Orbán e dall’allora Commissario per l’Allargamento dell’UE Günter Verheugen.
Le due città hanno celebrato il 130° anniversario del ponte con una serie di programmi di tre giorni.

