Fidesz difende la controversa legge sulla trasparenza in una lettera all’UE: “La democrazia ungherese appartiene al popolo”

“In Ungheria, la democrazia appartiene al popolo, non alle potenze straniere o ai loro agenti”, hanno affermato Kinga Gál e Tamás Deutsch, leader del gruppo ungherese Fidesz-Cristiano Democratico al Parlamento europeo, in una lettera ai colleghi eurodeputati mercoledì.

Gál e Deutsch hanno detto: “I recenti scandali a livello di Unione Europea dimostrano che i gruppi di pressione politici sono diventati troppo influenti. Sostengono di rappresentare la società civile, ma in realtà servono obiettivi politici”.

Facendo riferimento ai “risultati delle indagini degli ultimi anni e alle informazioni che sono venute alla luce”, i deputati hanno affermato che le organizzazioni con sede negli Stati Uniti e a Bruxelles “hanno dato un sostegno di diversi milioni di dollari a gruppi di attivisti ungheresi e a media che promuovono apertamente ideologie di sinistra-liberali”.

“Queste organizzazioni stanno diffondendo una propaganda contraria all’interesse nazionale dell’Ungheria. Hanno promosso una narrativa di bugie e fatti distorti che sono serviti come base per attacchi politici e legali contro l’Ungheria. Il loro scopo era chiaramente quello di indebolire le capacità di controllo delle frontiere dell’Ungheria e di impedire l’accesso ai fondi dell’UE legittimamente dovuti agli ungheresi”, si legge nella lettera.

Alla luce dello “scandalo USAID”, si legge, “nessuno può chiudere gli occhi di fronte alla realtà, e i confini devono essere chiaramente definiti: in Ungheria nessuna organizzazione finanziata dall’estero deve poter lavorare in background in futuro”.

“Gli ungheresi hanno il diritto di sapere chi finanzia le organizzazioni che hanno un’influenza politica nel loro Paese”, si legge nella lettera, aggiungendo che “anche gli attori non affiliati ai partiti dovrebbero essere controllati se le loro attività influenzano il processo decisionale”.

Per quanto riguarda una recente proposta di legge ungherese sulla trasparenza della vita pubblica, volta a creare un registro delle organizzazioni “che ricevono finanziamenti dall’estero e che influenzano attivamente il discorso politico ungherese”, i deputati hanno detto che è stata ispirata dalla legge statunitense sulla registrazione degli agenti stranieri, ma, hanno aggiunto, la versione ungherese è “più raffinata” e “molto meno rigorosa”.

“Nella situazione politica attuale, la protezione della sovranità non è più una questione teorica, ma una necessità pratica. La nuova legge ungherese crea un precedente per proteggere le istituzioni democratiche dalle influenze esterne e rafforza il diritto della nazione all’autodifesa. La legge sulla trasparenza dell’Ungheria non è solo un costrutto giuridico, ma una chiara dichiarazione politica: La democrazia ungherese è responsabile esclusivamente nei confronti del popolo ungherese”, hanno scritto i deputati nella loro lettera.

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