Fidesz: Telekom cancellazione dell’accordo di sponsorizzazione del cantante che ricorda l’era comunista

Budapest (MTI). La decisione di Magyar Telekom di annullare un accordo di sponsorizzazione con il cantante pop ungherese Akos Kovacs sui suoi commenti sul ruolo delle donne nella società ricorda la politica culturale dell’Ungheria comunista, ha detto domenica il leader del gruppo parlamentare del partito al potere Fidesz

“Il compagno [Gyorgy] Aczel cammina tra noi,”, ha detto Lajos Kosa, riferendosi all’eminente ministro della Cultura dell’era comunista.

Mercoledì Magyar Telekom, l’unità locale di Deutsche Telekom, ha deciso di annullare il suo accordo di sponsorizzazione con Kovacs per i commenti della cantante sul ruolo delle donne.

“Il ruolo delle donne non è quello di fare tanti soldi quanto gli uomini, ha detto la cantante in un’intervista al canale televisivo privato Echo TV. Alla domanda su quale fosse il ruolo delle donne, la cantante ha detto che era “appartenente a qualcuno, partorire… essere madri”.

Kosa ha detto che Kovacs ha il diritto di esprimere la sua opinione privata, e chiunque non sia d’accordo con lui avrebbe dovuto contestare quell’opinione invece di vendicarsi. Il leader del gruppo Fidesz ha detto che la mossa di Telekom ricordava la politica culturale di Aczel nell’era comunista, che vedeva l’arte sulla base dell’appartenenza politica invece che del valore culturale.

Come controesempio, Kosa ha osservato che Robert Alfoldi, ex direttore del Teatro Nazionale, è stato invitato come guida turistica in un’istituzione governativa locale a Debrecen, nell’Ungheria orientale, quando era impegnato in una dura battaglia per la direzione del Teatro Nazionale. con Attila Vidnyanszky sostenuto da Fidesz. “Abbiamo sostenuto Vidnyanszky, ha detto” Kosa, aggiungendo, tuttavia, che la leadership di Debrecen non ha mai considerato di non invitare Alfoldi.

Kosa ha insistito di essere pienamente d’accordo con l’opinione del presidente della Camera Laszlo Kover espressa al congresso di Fidesz della scorsa settimana secondo cui “famiglia non ostacola l’autorealizzazione delle donne.”

Il capogruppo ha osservato che dal 2010 il governo ha implementato una serie di benefici per le donne per aiutarle ad allineare la propria carriera alle responsabilità materne: i benefici per il mantenimento dei figli sono stati aumentati, l’età di ingresso nella scuola materna è stata abbassata e anche alle donne è stata data la possibilità andare in pensione anticipatamente dopo 40 anni di lavoro.

Foto: MTI

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