File di Panama: inclusi gli ungheresi più ricchi

Origo.hu rapporti secondo cui altri ungheresi furono coinvolti nello scandalo offshore man mano che venivano rivelati altri nomi nelle liste di Panama. Sándor Csányi, amministratore delegato di OTP, aveva uno yacht tramite una società maltese, mentre Zoltán Spéder, presidente di FHB sembrava essere coinvolto nelle operazioni di due società offshore. Ma si è anche scoperto che Tamás Szemerey, cugino di György Matolcsy (governatore della Banca nazionale ungherese) era entrato in una società offshore nel 2009-2010, operante nelle Isole Vergini britanniche.

Nuovi dettagli e nomi sono diventati noti riguardo ai partecipanti allo scandalo offshore di Panama. In precedenza era stato pubblicato quella Zsolt Horváth, ex politica della FIDESZ, era coinvolta in una società offshore, proprio come la moglie di László Boldvai, politico di MSZP, perché aveva una società offshore con un conto bancario svizzero.

Szemerey, cugino di Matolcsy è stato il proprietario di Sunjoy Development, una società delle Isole Vergini britanniche tra il 2009 e il 2010, al fine di partecipare allo sviluppo di tecnologie al di fuori dell’Europa, scrive origo In seguito però, a causa di essere troppo impegnato in Ungheria, ha lasciato l’azienda Secondo lui, Matolcsy non sapeva della sua azienda, in quanto non parlano realmente della sua attività.

Csányi, CEO di OTP Bank ha dichiarato che la compagnia offshore era necessaria per mantenere un catamarano a vela, poiché il personale della nave proveniva da diversi paesi e anche la nave stessa ha lasciato occasionalmente l’UE. Ha detto che è piuttosto comune, su scala internazionale, lasciare che la manutenzione di una nave venga effettuata da una compagnia offshore, preferibilmente imparentata con un’autorità britannica, a causa della loro tradizione navale.

Spéder, della FHB Bank, era un commissario nominato per due società Una di queste era la Whitestone International alle Seychelles, la quale società è stata proprietaria per anni della CEMP, che, tra l’altro, possiede il sito ungherese, Index.hu. Spéder, tuttavia, ha affermato di non essere il proprietario della Whitestone né dell’altra società, la Novum Asset Management, nella quale si diceva fosse coinvolto anche lui.

Viene citato anche György Gattyán: stabilì un fondo fiduciario in Nevada, secondo i Panama papers, per potersi stabilire negli USA, inoltre si scoprì che aveva una casa a Los Angeles che valeva circa 6,5 miliardi di HUF.

Editor di copie: bm

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