Fitch afferma l’Ungheria al “BBB-“; Prospettive positive

Fitch Ratings ha affermato i rating di default dell’emittente di valuta estera e valuta locale (IDR) a lungo termine dell’Ungheria a “BBB-” con un outlook positivo.

DRIVER DI VALUTAZIONE CHIAVE

I rating dell’Ungheria bilanciano indicatori strutturali forti rispetto alle mediane “BBB” rispetto a un debito pubblico e netto estero relativamente più elevato, un livello più elevato di imprevedibilità delle politiche e volatilità macroeconomica Una tendenza al miglioramento per questi ultimi fattori si riflette nelle prospettive positive.

La crescita del PIL reale è aumentata significativamente nel 2017 al 4,2%, riflettendo una combinazione di contesto esterno favorevole, elevata spesa in conto capitale finanziata dall’UE, forte crescita salariale e stimolo politico in vista delle elezioni generali. La crescita dovrebbe rimanere intorno al 4% nel 2018, riflettendo una continua forte ripresa ciclica. L’Ungheria ha un track record di maggiore volatilità economica rispetto alle decisioni politiche mediane e non ortodosse del “BBB”, e il potenziale di crescita è limitato da dati demografici sfavorevoli, carenza di manodopera e previsto calo dei trasferimenti dell’UE dopo il 2020.

L’inflazione è balzata al 2,4% in media nel 2017 (2016:0,4%) ma rimane al di sotto dell’obiettivo della banca centrale del 3%.

Le autorità prevedono di mantenere una politica monetaria accomodante mentre la politica monetaria dell’eurozona rimane allentata, alcuni squilibri potrebbero emergere mentre l’output gap diventa positivo: i costi unitari del lavoro sono in aumento, trainati da forti aumenti dei salari reali (+10,3% nel 2017) e i prezzi delle abitazioni sono nuovamente aumentati di quasi il 10% durante l’anno.

Tuttavia, Fitch si aspetta che economia rallenterà dopo il 2018, poiché la politica monetaria e fiscale potrebbe inasprirsi e con il rallentamento delle erogazioni dei fondi UE.

Le finanze pubbliche sono migliorate negli ultimi anni Il deficit di bilancio, pari a una stima del 2% del PIL nel 2017 (su base ESA 2010) è rimasto al di sotto del criterio del 3% del PIL dell’UE, e Fitch si aspetta che le autorità continuino a rispettare questa regola nell’orizzonte di previsione, nonostante il recente annuncio di potenziali ulteriori tagli fiscali.

Il debito pubblico, al 71,7% del PIL a fine 2017, ha continuato a diminuire ma rimane ben al di sopra della mediana del ‘BBB’ del 40,7%.

La sua proprietà e la sua struttura valutaria sono notevolmente migliorate negli ultimi anni e si confrontano favorevolmente con i coetanei, mentre i pagamenti degli interessi sono sostanzialmente in linea con la mediana del “BBB”.

I surplus sostenuti delle partite correnti dal 2010 hanno ridotto materialmente il debito estero netto, una tradizionale debolezza dell’affidabilità creditizia sovrana dell’Ungheria Il debito estero netto è sceso nel 2017 a circa l’8,5% del PIL (mediana BBB: -0,8%) in base alla metodologia di Fitch, e Fitch prevede avanzi delle partite correnti continuati, anche se inferiori, per mantenere il debito estero netto su una tendenza al ribasso nell’orizzonte di previsione Anche la liquidità esterna rimane inferiore rispetto ai coetanei, con riserve FX stabili a circa 2,6 mesi di pagamenti delle partite correnti alla fine del 2017 e il rapporto di liquidità al di sotto dei coetanei, ma la flessibilità del tasso di cambio mitiga in parte il rischio associato.

Il settore bancario si è rafforzato negli ultimi due anni Gli NPL legacy sono stati ripuliti in larga misura, la capacità di generazione di profitti è sostanzialmente migliorata mentre i parametri di liquidità e capitalizzazione sono solidi; il contesto macroeconomico favorevole sostiene la qualità delle attività. Secondo Fitch, il rischio di danneggiare gli interventi politici si è ridotto, sostenendo la stabilità del settore. L’ampia quota di attività di proprietà straniera e la bassa quota di banche di proprietà pubblica riducono il rischio che le passività potenziali si materializzino nel bilancio dello Stato.

Gli indicatori di sviluppo e di fare impresa sono ampiamente migliori delle mediane ‘BBB’, riflettendo un maggiore sviluppo economico e l’integrazione con l’Europa occidentale Anche gli indicatori di governance superano ancora quelli dei pari, sebbene il divario con la mediana ‘BBB’ si stia gradualmente riducendo Fitch stima che la politica e la politica economica probabilmente rimarranno stabili dopo le elezioni generali dell’aprile 2018.

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