FOTO: Vittime dell’Olocausto commemorate, inaugurato nuovo memoriale a Budapest

Mercoledì è stato inaugurato un memoriale a Vilma Bernovits, insegnante cristiana di religione, soccorritrice di ebrei, martire ed eroe” vicino al ponte Petfifi nel quartiere Ferencváros di Budapest, in occasione del Giorno della Memoria delle vittime dell’Olocausto ungherese.
Nuovo memoriale dell’Olocausto a Budapest
Il sindaco di Budapest Gergely Karácsony raccontato l’evento che “stiamo ripagando il vecchio debito facendo un memoriale pubblico a Vilma Bernovits, uno degli eroi che hanno dato la vita per salvare la vita di qualcun altro durante l’Olocausto.”


Bernovits e altri furono prelevati da un edificio vicino e fucilati nel Danubio nel dicembre 1944, notò. Karácsony ha detto che Bernovits era morta perché lei “ era rimasta un essere umano in mezzo alla disumanità”.


Segni ufficiali Giornata commemorativa delle vittime dell’Olocausto ungherese
Mettere Israele nel mezzo di un occhio di bue è stato accettato come normale, quindi anche mettere il popolo ebraico nel mezzo dell’occhio di bue sarebbe considerato normale, e il governo ungherese li respinge entrambi, ha detto mercoledì un funzionario del ministero degli Esteri.
Il segretario di Stato per la politica di sicurezza e la sicurezza energetica Péter Sztáray ha dichiarato a un evento in occasione del Giorno della Memoria delle vittime dell’Olocausto ungherese che dall’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 si sono intensificate le attività dei paesi e degli attori che rappresentano la retorica anti-israeliana, l’Ungheria è contraria alle proposte di sanzioni, ai procedimenti legali, alle opinioni dei consiglieri e ai mandati di arresto, o a tutto ciò che potrebbe rendere più difficile la posizione di Israele, ha affermato.

Sztáray ha affermato che gli attacchi diplomatici e legali contro Israele hanno aperto la porta all’antisemitismo e agli attacchi fisici.
Andor Grósz, capo della Federazione delle comunità ebraiche ungheresi (MAZSIHISZ), ha affermato che l’Olocausto non riguarda solo il dolore dei sopravvissuti e un trauma transgenerazionale, ma anche un futuro portato via.

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