Freedom House: La democrazia ungherese “semiconsolidata” AGGIORNAMENTO

Washington, DC, 4 aprile (MTI) L’organismo di vigilanza statunitense sui diritti umani Freedom House ha pubblicato martedì la sua ultima valutazione sullo stato della governance democratica, sulle procedure elettorali, sulla società civile, sulla libertà dei media, sulla democrazia locale, sulla legislazione e sulla corruzione in 29 paesi post-comunisti. Freedom House ha qualificato la democrazia ungherese come “consolidated”.

Secondo il rapporto, l’intera Europa centrale ha assistito a un deterioramento significativo della democrazia, dovuto principalmente alla crescente corruzione e alla pressione del governo sui media. I Balcani e l’Eurasia, tuttavia, se la sono cavata un po’ meglio, ha affermato.

Freedom House ha anche scoperto che per la prima volta dal 1995 “consolidated autoritari regimi”, in numero di otto, superava in numero “consolidated democracies”, di cui sette su 29 paesi del blocco post-sovietico.

In più della metà dei paesi esaminati, l’indice di democrazia è peggiorato, afferma il rapporto, rilevando che il calo è paragonabile al periodo della crisi finanziaria del 2008.

Freedom House aveva precedentemente ipotizzato che i paesi post-dittatura della regione avrebbero proceduto verso la democrazia e che tale processo sarebbe stato irreversibile, ma i suoi ultimi risultati minano tale presupposto, osserva il rapporto.

 

Nel suo ultimo sondaggio, l’organismo di vigilanza ha qualificato le istituzioni democratiche ungheresi come le più povere della regione dell’Europa centrale.

Il rapporto menziona l’Ungheria insieme alla Polonia come paesi in cui leader“populisti hanno attaccato le corti costituzionali, minato controlli ed equilibri e hanno trasformato i media pubblici in una revoca delle armi di propaganda.

Freedom House ha individuato l’Ungheria e la Polonia come esempi di paesi che erano passati alla democrazia nei primi anni ’90 ma che da allora avevano fatto marcia indietro, a meno che la società non acquisti nella democrazia e nelle norme politiche ferme, le istituzioni di una democrazia liberale saranno vulnerabili, afferma il rapporto.

L’organismo di vigilanza ha anche citato una crisi all’interno dell’Unione Europea come una diminuzione dell’efficacia delle istituzioni dell’UE che sostengono la democrazia liberale nel blocco.

Il rapporto afferma che durante la campagna elettorale del 2018 Fidesz, al potere in Ungheria, potrebbe minacciare l’esistenza di organizzazioni finanziate da fonti straniere.

Leggi il rapporto di Freedom House QUI.

AGGIORNAMENTO

L’ufficio del portavoce del governo ungherese ha dichiarato in una dichiarazione che non è una sorpresa” che Freedom House, un’organizzazione finanziata da George Soros”, dovrebbe lanciare un attacco all’Ungheria.

Gli autori della dichiarazione hanno insistito sul fatto che la libertà di stampa non è stata frenata in Ungheria, e a tutte le posizioni politiche verrà dato spazio e potranno essere pubblicate” mentre i residenti ungheresi possono esercitare i loro diritti democratici alle libere elezioni”.

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