Gabinetto Orbán: le frontiere esterne dello spazio Schengen devono essere protette
Le frontiere esterne dello spazio Schengen dell’Unione europea devono essere protette, ha detto Gergely Gulyás, capo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al canale di notizie online austriaco OE24.TV, secondo il sito mandiner.hu.
Le frontiere Schengen devono essere protette
Alla domanda sulle visite del primo ministro Viktor Orbán in Ucraina, Russia, Cina e Stati Uniti quest’estate, Gulyás ha detto che le visite erano stati tentativi di fare progressi verso la pace in Ucraina attraverso la diplomazia. Ha detto che l’Ungheria non è abbastanza grande per raggiungere la pace da sola, ma non ci sarebbero progressi se nessuno ci provasse.
Per quanto riguarda i disaccordi tra Bruxelles e Budapest, Gulyás ha affermato che è necessario un dialogo onesto. L’Ungheria si impegna per una cooperazione equa in relazione alla presidenza in corso dell’UE con tutti i suoi partner, ha affermato, sottolineando che Orbán è l’unico UE primo ministro in carica per una seconda presidenza.
Per quanto riguarda la migrazione, Gulyás ha affermato che i confini Schengen dell’UE devono essere protetti. Ha affermato che le decisioni e le sentenze delle istituzioni europee stanno costringendo le autorità ungheresi ad ammettere migranti illegali, aggiungendo, tuttavia, che in questo caso l’Ungheria li trasporterà a Bruxelles.
Gulyás ha affermato che la domanda quando si tratta della questione della migrazione è quali siano le intenzioni dell’Europa. Il governo ungherese, ha osservato, afferma che milioni di migranti arriveranno in Europa ogni anno a meno che le frontiere esterne dell’area Schengen non siano protette. Ha affermato che il numero di tentativi di attraversamento illegale delle frontiere sul confine meridionale dell’Ungheria è sceso a una frazione di quello che era prima grazie alla cooperazione tra Ungheria e Serbia.
Per quanto riguarda la formazione del gruppo di destra Patrioti per l’Europa al Parlamento europeo, Gulyás ha osservato che si tratta del terzo gruppo più numeroso nell’organo legislativo, affermando che se facessero bene il loro lavoro potrebbero acquisire ancora più simpatizzanti in Europa.
Ha anche sottolineato che migliaia di cittadini ucraini hanno ricevuto asilo in Ungheria.
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